Genova. Nicola Zingaretti, segretario nazionale del Partito Democratico, arriva a Genova quando la campagna elettorale è ormai agli sgoccioli. Sarà anche alla Spezia, in serata, nella città dove il fronte anti-Toti spera di recuperare qualche voto in più facendo leva sul tema Covid. La Liguria è la sola regione dove il Pd è riuscito, con il M5s, a replicare l’alleanza di governo.
“Penso che la vicenda ligure sia simbolica, c’è stato un dibattito molto aspro ma poi si è andati su Sansa, e secondo me per un motivo molto semplice: che per vincere è meglio Sansa – afferma prima di salire sul palco di piazza Matteotti – lo capiscono tutti, è la candidatura che può vincere, quella più competitiva, e chi non vuol far vincere Meloni, Salvini, anche se non è d’accordo su Sansa, vada e lo voti. Non c’è dubbio che è meglio Sansa che continuare con una destra che avrebbe portato l’Italia nel baratro”.
Da Zingaretti, poi, l’affondo al centrodestra: “Perché anche questo bisogna dirselo: se noi avessimo affrontato il Covid con le politiche internazionali europee della destra italiana oggi saremmo in ginocchio a piangere – afferma – invece oggi stiamo discutendo su come spendere oltre 300 miliardi di euro, che è una cosa alla quale 300 giorni fa non credeva nessuno. Non ce l’ha regalato nessuno. Ora dico agli italiani: tenete lontano i gattopardi, che appena sentono profumi di soldi ricompaiono facendo confusione. Quei soldi devono andare agli italiani, per creare lavoro, per le imprese, le infrastrutture. Il Pd sarà il garante di tutto questo”.
A Matteotti non le folle dei decenni passati, quando il Pd riusciva a riempire le piazze, ma tenendo conto del periodo Covid neppure il deserto che qualcuno temeva. Ma è di fronte alle bandiere dem che Ferruccio Sansa, in una delle poche iniziative organizzate per lui dal partito, fa un lungo intervento sull’idea di Liguria e sul programma della coalizione. Un’urgenza comunicativa insolita per un appuntamento che avrebbe dovuto essere dedicato più che altro al “big” nazionale ma che forse dà il metro di quanto fosse importante, per Sansa, parlare dal vivo ai sostenitori di uno dei suoi partiti di riferimento.
Sul fronte sanitario anche regionale, il centrodestra, ha sbagliato, secondo il segretario regionale del Pd e presidente della Regione Lazio. “Cosa dovrebbe fare il prossimo presidente della Regione Liguria? Noi dobbiamo ricostruire il sistema sanitario nazionale e nelle regioni – lo dico anche da presidente di Regione, il Covid lo ha insegnato – investire molto sui territori, sulla telemedicina, sulla televisita, sulla presa in carico delle persone più fragili attraverso forme nuove, de-ospedalizzando la sanità”.
“A noi servono grandi ospedali, poli di grandi eccellenze per patologie molto gravi, basta con i ricoveri non appropriati e i pronto soccorso affollati. Il Covid ci ha confermato che questa è la strada giusta. La novità ora è che si può fare, anche per l’Europa. Quindi non sono solo parole, può essere l’inizio della rinascita italiana”.