Genova. Nicola Ravaglia (nato a Forlì il 12 dicembre 1988) è ufficialmente un portiere della Sampdoria. Il contratto è un biennale fino al 30 giugno 2022. Sarà il terzo portiere.
Nove anni fa l’esordio in Serie A, adesso una nuova chance.
“I primi giorni a Bogliasco sono stati intensi ed emozionanti – dice – abbandonare Cremona dopo 5 anni non è stato semplice, ma questo trasferimento è importante e continuo a migliorare sotto l’aspetto professionale”.
Il portiere spiega che i primi contatti c’erano stati già a gennaio, poi sembrava tutto sfumato, ma quando stava per firmare il rinnovo la Sampdoria ha impresso una nuova accelerata alla trattativa.
“Tornare in un palcoscenico così a 32 anni – racconta – è il coronamento del lavoro e dei sacrifici fatti sino a oggi. Per me il percorso di crescita non è finito, porterò il mio contributo alla causa”.
Il fatto di essere terzo portiere non è un problema: “Ci vuole mentalità per restare alle spalle e farsi trovare sempre pronto. La base è il lavoro – ribadisce – la settimana è importante, mi è già capitato altre volte e io cercherò di dare il massimo sempre e comunque, per dare il contributo per la causa”.
Di sé dice: “Sono attivo dentro al gioco e mi piace attaccare le situazioni”.
Il nuovo portiere doriano non vede l’ora che il pubblico possa tornare allo stadio: “Marassi mi ha sempre lasciato abbastanza a bocca aperta, qui la gente ha un trasporto unico ed eccezionale, sarà bello poterci entrare da giocatore, speriamo con il pubblico il più presto possibile”.