Genova. Sono iniziati in questi giorni i lavori di sistemazione idraulica del rio Finocchiara a Quezzi, uno dei corsi d’acqua più critici a monte del Fereggiano e responsabile di numerosi danni durante l’alluvione del 2011.
I mezzi della ditta Cpc di Genova, che ha vinto l’appalto del Comune di Genova per 190mila euro, sono entrati ieri in alveo e l’intervento dovrebbe concludersi entro la fine del mese di ottobre, secondo il cronoprogramma dei lavori.
Dopo una prima opera di pulizia, il “ragno” meccanico inizierà a demolire le baracche e i fabbricati abusivi che negli anni hanno occupato il letto naturale del rio. Oltre a recuperare spazio sulle sponde, il progetto prevede la realizzazione di nuovi muri d’argine, allargamento della sede stradale con aree adibite a parcheggi pubblici, costruzione di un cordolo a protezione di alcune case che non verranno abbattute e infine una briglia selettiva che avrà lo scopo di trattenere i detriti più grossolani evitando che creino un “effetto tappo” più a valle.
I finanziamenti rientrano in quelli erogati per lo scolmatore del Fereggiano, finanziato con 30 milioni di risorse governative e 15 milioni del Comune di Genova, che risulta di fatto già in funzione. In via Pinetti è in corso di realizzazione un’altra briglia selettiva poco prima dell’opera di presa.
Lavori che rendono più sicuro un quartiere emblematico dal punto di vista del dissesto idrogeologico, anche se all’appello mancano ancora la messa in sicurezza del rio Molinetto (l’altro ruscello che forma il Fereggiano insieme al Finocchiara in località Pedegoli) e l’irregimentazione delle acque dai versanti, sottoposti a forte cementificazione. Per queste opere il presidente del Municipio Bassa Valbisagno Massimo Ferrante aveva stimato ulteriori 50 milioni di euro.