Sanità

Pastorino (Linea Condivisa): “La Liguria investa sulla formazione dei medici”

"La regione istituisca un piano di investimenti per aumentare le borse di specialità regionali"

medici

Genova. Di pochi giorni fa la notizia che Regione Liguria abbia emanato il bando di concorso per il Triennio di Formazione in Medicina Generale, per un totale di 61 posti. Ma rispetto alle promesse, si registra una riduzione di ben 11 borse, pari al 20% del totale.

«I medici di medicina generale sono solo una delle figure sanitarie che rischia mancare in futuro per l’alto numero di pensionamenti e il basso turnover. Come Linea Condivisa, crediamo si debba investire molto di più per la formazione post laurea dei medici: infatti in Liguria, come nel resto d’Italia, mancano specialisti per colpa del ben noto “imbuto formativo”. Ed ecco in cosa consiste: il prossimo 22 settembre, più di 26.000 medici parteciperanno al concorso per circa 14.500 Borse di Specialità Nazionali, quasi la metà dei medici resterà esclusa –dichiara il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, vicepresidente della commissione regionale sanità -. Cosa può fare Regione Liguria? Aumentare le Borse di Specialità Regionali istituendo un piano di investimenti a medio-lungo termine. Questa sarebbe la misura necessaria per programmare il fabbisogno di figure mediche nel prossimo futuro».

«Le borse regionali sono destinate a medici già residenti in Liguria, luogo in cui il futuro specialista si formerà e dovrà lavorare per un determinato periodo di tempo una volta ottenuta la specialità –spiega Pastorino -. A oggi la Liguria è fra le regioni che hanno investito meno su questo capitolo. Nel 2019 sono state attivate solo 18 borse regionali: una goccia nel mare. Bisogna cambiare il paradigma della sanità ligure: investire nella formazione, investire nel sistema sanitario regionale, pubblico, inclusivo, universale, di prossimità. Vicino (in tutti i sensi) al cittadino».

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