Genova. “Ricordiamo bene le promesse sul ritorno alla normalità per l’ospedale di Rapallo. I vertici della sanità regionale avevano infatti assicurato la piena operatività del nosocomio cittadino entro settembre. Ebbene, ci siamo e la situazione non è cambiata”, dichiara Fabio Tosi, consigliere uscente e candidato del M5S nel collegio genovese alle prossime elezioni regionali.
“Due le maggiori criticità – spiega Tosi, in primo luogo il punto di primo intervento è ancora chiuso e dunque non eroga prestazioni, dirottando i codici bianchi e verdi verso il Pronto soccorso dell’ospedale di Lavagna. Due: l’attività chirurgica ortopedica è stata ridotta al lumicino, al punto che a oggi mancano all’appello anche gli interventi protesici per cui l’ospedale di Rapallo era considerato un’eccellenza. Solo nel 2019, ad esempio, erano stati assicurati circa 400 interventi di protesi”.
“Le domande a questo punto sorgono spontanee. Perché l’ospedale di Rapallo non è ancora tornato normalità? Dove sono finiti tutti quei pazienti che erano in attesa di un intervento protesico al “Nostra Signora di Montallegro”? Sono andati altrove, magari in Piemonte e precisamente nella provincia di Alessandria, favorendo così ancora una volta le fughe fuori regione?”, chiede il consigliere. “In merito va ricordata una situazione in essere: molti specialisti che lavorano nel privato convenzionato fanno studio nei locali mutualisti dell’ASL4, che glieli subaffittano, e alcuni di questi poi per operare i pazienti visitati se li portano fuori regione”.
“Le mie sono domande più che lecite, formulate in seguito alle segnalazioni e alle lamentele dei cittadini, cui spero si diano risposte puntali e credibili e non gli arzigogoli che ci siamo dovuti sciroppare in merito alle liste di attesa per le prime visite specialistiche denunciate a metà agosto”, conclude Tosi.