Genova. Gli attraversamenti pedonali pericolosi tornano protagonisti in Sala rossa. Dopo l’ultimo incidente avvenuto nei giorni scorsi a Molassana su quelle che oramai sono chiamate da tutti le “strisce della morte”, in consiglio comunale arrivano due interrogazioni per capire a che punto sono i provvedimenti del comune.
A chiedere lumi alla giunta la consigliera Lorella Fontana (Lega), che ha chiesto una mappatura ed un potenziamento degli attraversamenti pedonali di tutta la città, e il consigliere Stefano Giordano (M5s), che ha ricordato come la nostra Genova sia quarta nella classifica di mortalità per investimenti, battendo il tempo all’amministrazione sulle tempistiche.
“Entro il 2020 potenzieremo gli attraversamenti più pericolosi che ci sono stati comunicati dai municipi – ha risposto l’assessore Matteo Campora – come lo scorso maggio avevamo stabilito. Tra questi sicuramente ci sarà quello di Molassana, ma anche piazza Martinez, via Fillak, via Fereggiano. L’amministrazione comunale oggi sta vivendo un’estrema difficoltà per quanto riguarda la liquidità a causa dell’emergenza Covid, e se non ci saranno arrivi di denari, dovranno essere scelte delle priorità”.
“Di questo attraversamento (quello di Molassana, ndr) però ne parliamo da tre anni, – sottolinea in replica Giordano – cioè ben prima di trovarci un questa situazione. Dal comune di sarei aspettato un mea culpa, vista la lentezza di intervento”.
Polemiche politiche a parte, la buona notizia, quindi, per la Val Bisagno c’è, eccome: entro poche settimane uno dei luoghi più pericolosi della città potrebbe cambiare aspetto e finalmente perdere quel terribile soprannome. E attraversare la strada non sarà più una roulette russa.