Liguria. Era il “terzo incomodo” nella corsa per la presidenza della Regione Liguria, ma sicuramente il risultato di queste elezioni regionali è stato deludente. Così Aristide Massardo si lecca le ferite sui risultati delle urne, che lo vedono poco sopra il 2%.
“E’ chiaro che ci aspettavamo di più, questo è innegabile. Abbiamo rappresentato una startup della politica, in un contesto molto polarizzato tra due sfidanti e favorito dallo stesso sistema elettorale” ha detto Massardo.
“Peccato, è stata una occasione persa per una proposta politica di cambiamento” ha aggiunto, ma il riferimento, non troppo velato, è anche diretto alle forze del centrosinistra che per diverse settimane stavano per convergere sul suo nome nella corsa unita contro Toti, salvo poi scegliere per Ferruccio Sansa.
Senza ripercorrere la lunga diatriba per la scelta del candidato presidente, Massardo sottolinea: “Certamente non è stato bello rimanere per tanto tempo nel limbo. Alla fine hanno scelto per una sconfitta felice, come detto dal loro stesso candidato per la presidenza, fermo restando che anche con il sottoscritto in corsa con tutte le forze del centrosinistra non si sarebbe vinto, magari. Anche se credo che la partita poteva essere differente” conclude, annunciando che il suo progetto politico e amministrativo per la Liguria non si ferma con questa votazione.
Resta comunque il dato politico che il terzo polo centrista e riformista, ad ora, è stato bocciato dall’elettorato ligure, con Massardo che potrebbe restare fuori dallo stesso Consiglio regionale.