Elezioni regionali 2020

Lotta alle mafie, Melis (M5s): “La lotta alla criminalità organizzata centrale nella nostra agenda politica”

"Anche grazie al M5S in Liguria avremo una commissione permanente antimafia"

andrea melis

Genova. “Speculare sui bisogni è l’arte del profitto, e le mafie sono la massima espressione di quest’arte”, ha giustamente scritto Roberto Saviano in un suo puntuale intervento su “The Guardian” dello scorso aprile. Da anni, infatti, ne abbiamo contezza in tutti i settori: imprese multiservice (tra cui mense, disinfezioni, pulizie), servizi sanitari, distribuzione di generi vari (dagli alimentari ai carburanti), trasporti, rifiuti, pompe funebri. Potremmo andare avanti all’infinito, tanto è purtroppo lunga la lista delle attività che da sempre fanno gola alle mafie. Se allo scenario aggiungiamo la pandemia da Covid-19, poi, gli spazi di manovra in cui le organizzazioni potranno muoversi si fa ancora più ampio”, dichiara il consigliere uscente e candidato alle Regionali 2020 Andrea Melis.

“Dobbiamo dunque tenere alta l’attenzione, soprattutto nella ripresa: ora e in un futuro prossimo rischiamo infatti di vedere la criminalità organizzata sempre più attiva. Certamente, per arginare questo scenario, dobbiamo vigilare su tutti i settori senza eccezioni, e non certo auspicare l’eliminazione “per almeno due anni” del codice appalti e dei certificati antimafia, come ha sciaguratamente dichiarato il presidente di Regione Liguria lo scorso aprile. La guardia non va abbassata nemmeno per due secondi, altro che per due anni!”.

“L’attenzione al fenomeno delle mafie e della criminalità organizzata è da sempre al centro della nostra agenda programmatica, tanto che a” Un’iniziativa che, alla luce dei dati della Dia, si è resa oltremodo necessaria”, aggiunge Melis.

Che infatti ricorda, citando il report della Direzione investigativa: “La presenza in Liguria di proiezioni mafiose, principalmente della ‘ndrangheta e, in misura più marginale, anche della mafia siciliana e della camorra, rappresenta un dato investigativo acquisito, che si inquadra nel più ampio fenomeno che interessa le aree economicamente più avanzate del nord del Paese. La criminalità organizzata è, infatti, sempre più interessata al tessuto economico-imprenditoriale della Liguria, agli importanti scali portuali e alla particolare collocazione geografica, crocevia tra la Versilia, la Costa Azzurra, le regioni del nord Italia e il nord Europa. Come accertato dalle diverse inchieste che si sono succedute nel tempo, la ‘ndrangheta si è affermata sul territorio attraverso una struttura criminale denominata “Liguria”, alla quale sono state ricondotte tre unità periferiche, le cosiddette locali (dotati di autonomia strategico-operativa seppure strettamente collegati al Crimine reggino), presenti a Genova e Ventimiglia (IM) – riconosciuti giudiziariamente in via definitiva – cui si aggiunge quello di Lavagna”.

“Basta l’introduzione della Dia dunque a farci capire la bontà del programma con cui ci presentiamo alle Regionali del 20 e 21 settembre – conclude -: senza troppi giri di parole e con estrema chiarezza, vogliamo mettere in campo tutti gli strumenti necessari non solo per una concreta e fattiva lotta alle mafie ma anche per maggiori tutele per chi denuncia”.

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