Bilancio

Il Covid costa al Comune di Genova 80 milioni di euro, a punto la manovra per equilibrare i conti

Anche quest'anno Tursi inietterà nelle casse di Amiu 30 milioni per evitare l'aumento della Tari, ancora da definire la tenuta delle casse di Amt

Sedi istituzionali e palazzi del governo

Genova. 80 milioni di euro in meno, 45 per mancate entrate, 35 per maggiori spese: tanto è costata l’emergenza Covid alle casse del Comune di Genova che per evitare questo importante “rosso” ha dovuto procedere con una manovra presentata questa mattina dall’assessore Pietro Piciocchi in commissione consiliare. Il documento – una delibera sugli equilibri di bilancio – insieme a quello sulla definizione delle tariffe di Imu (invariate) e Tari, è stato approvato e sarà messo in votazione durante il consiglio comunale di domani.

L’equilibrio di bilancio è stato centrato grazie a 54,5 milioni arrivati dal governo come ristoro per le mancate entrate, 11 milioni di avanzo sul bilancio 2019, 9 milioni dalla rinegoziazione dei prestiti e poi grazie a un’operazione di moratoria sui debiti della finanziaria Fsu (altri 5 milioni). “Questo documento sarà approvato domani dal consiglio comunale – dice Piciocchi – sono soddisfatto perché il limite era stato prorogato dal governo al 30 novembre, ma giocare d’anticipo ci permette di poter agire su variazioni e ulteriori stanziamenti”.

Si sarebbe potuto votare il 30 novembre fino a un certo punto perché come chiarito dallo stesso assessore, invece, la determinazione delle tariffe relative alla tassa sui rifiuti aveva come scadenza questo 30 settembre. Ed è proprio grazie all’approvazione della delibera sull’equilibrio di bilancio che si potrà intervenire con ulteriori agevolazioni. Tursi inietterà nelle casse di Amiu 30 milioni di euro (lo aveva già fatto l’anno scorso) per ripianare il debito regresso ed evitare un aumento del 18% delle tariffe, oltre a far scattare alcuni sconti sulla parte variabile delle tariffe per commercianti e imprese colpiti dal Covid.

Alla commissione sono intervenuti Andrea Dameri, direttore di Confeserecenti Genova, Ornella Scaramella, direttore di Confcommercio Genova e Sara Piazze di Cna. Tutti hanno ringraziato la giunta per aver fatto il possibile ma, a nome delle imprese rappresentate, auspicano che possa esserci un’esenzione totale della tassa sui rifiuti, e non solo uno sconto, grazie a un ulteriore intervento del governo.

Tra gli altri aspetti delicati c’è la tenuta dei conti di Amt, alle prese con le minori entrate causa lockdown, con i rimborsi degli abbonamenti e con un minore numero di utenti che prosegue anche in questo inizio autunno. Il Comune di Genova accantonerà 16 milioni di euro come fondo di riserva nel caso dovesse andare in soccorso di questa e altre aziende ma il rischio è che questa cifra possa non essere sufficiente.

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