Amichevole

Genoa, arriva il primo stop: Karamoh manda al tappeto i rossoblù, che possono però consolarsi con il mercato

Pandev e compagni non sono riusciti ad ottenere la terza vittoria consecutiva, ma possono comunque gioire grazie ai nuovi acquisti effettuati dal ds Faggiano

Genoa Vs Brescia
Foto d'archivio

Genova. Al campo sportivo di Collecchio è andato in scena, rigorosamente a porte chiuse come da normative vigenti, l’antipasto di Serie A che ha visto impegnati i padroni di casa del Parma contro la formazione genovese allenata da Rolando Maran. Un banco di prova davvero interessante per entrambe le squadre, vittoriose in tutti gli impegni precampionato fatta eccezione per la partita disputata dai gialloblù contro l’Empoli (i toscani avevano prevalso con un 2-0).

Il tecnico del Genoa ha optato ancora una volta per l’ormai collaudato 3-5-2, modulo che ha garantito compattezza e con il quale sono state costruite alcune ottime trame. Gli avversari hanno invece risposto con un offensivo 4-3-1-2, schema di gioco con il quale Liverani ha scelto di presentare in campo i suoi. Un buon Genoa non è però riuscito a mantenere l’imbattibilità contro gli emiliani, che grazie ad un gol di Karamoh nel finale sono riusciti a spuntarla.

La sfida in realtà ha visto in campo una sostanziale parità, con i rossoblù che forse avrebbero meritato maggior fortuna. Dopotutto dopo soli quattro minuti la conclusione di Ghiglione ha fatto tremare la porta difesa da Luigi Sepe, scheggiando un clamoroso palo. Successivamente è capitata ancora qualche occasione, ma le due compagini complessivamente hanno messo in mostra poca fluidità di manovra, forse anche a causa del fiato ancora carente.

È così terminato 0-0 un primo tempo a tratti soporifero, impreziosito soltanto dalle iniziative di qualche singolo. Nella seconda frazione i protagonisti sono stati nuovamente il giro palla a centrocampo e la classica girandola di cambi, mettendo in evidenza alcune delle carenze presenti nelle due formazioni.

All’ottantesimo però, a risolvere la pratica, ci ha pensato Yann Karamoh, che ha sfruttato al meglio l’assist di Cornelius siglando la rete del definitivo 1-0. A nulla sono serviti i successivi tentativi del Genoa, che ferito nel suo orgoglio ha quanto meno provano a riacciuffare il match. La partita è infatti terminata con la vittoria di misura dei padroni di casa, abili a capitalizzare una delle poche occasioni create.

I rossoblù invece, nonostante la grande grinta e la forza di volontà dimostrata, sembrano peccare soprattutto in fase realizzativa, oltre ad avere qualche problemino anche in altri reparti. È proprio per questo che Faggiano si sta scatenando sul mercato, con Zajc che è ufficialmente diventato un nuovo giocatore del Genoa e, insieme a lui, dovrebbe compiere questo passaggio anche Badelj, avvistato oggi in città. Non finisce però qui, perchè il nuovo direttore sportivo si sa, è una persona ambiziosa e, per questo, sta cercando di puntellare al meglio la propria rosa per poter alzare l’asticella e magari puntare a qualcosa di più rispetto ad una salvezza tranquilla.

Questo spiega il motivo degli acquisti di Goldaniga, già all’ombra della Lanterna la scorsa stagione e Melegoni, talentuoso centrocampista azzurro di proprietà dell’Atalanta. Attenzione anche a Giuseppe Caso, vero e proprio pupillo del ds rossoblù che ricopre il ruolo di ala (proviene dall’Arezzo). Se per l’ultimo giocatore di questa lista l’ufficialità è già stata resa nota, si sta invece aspettando solamente l’annuncio per i primi due nomi citati. Da monitorare anche le situazioni inerenti a Pjaca, Karsdorp e Juan Jesus, oltre allo scambio intavolato con il Verona per rafforzare ancora il reparto offensivo grazie a Stepinski (Favilli sarebbe l’indiziato per andare alla corte di Juric).

Porte girevoli quindi in casa Genoa, che guarda alla prima di campionato con positività anche per merito dei rinforzi in arrivo.

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