Genova. Mal collegati, in tutti i sensi. Gli abitanti di Aggio, sulle alture dell’alta Val Bisagno ma all’interno del territorio del Comune di Genova, devono già avere a che fare con la carenza dei mezzi pubblici da e per la città ma farebbero volentieri a meno di spostarsi se potessero lavorare, studiare, fare commissioni e insomma vivere in modalità “smart” – magari non sempre ma quando necessario – peccato che per loro internet veloce sia ancora un miraggio.
I residenti di Aggio attendono con ansia di poter usufruire della fibra, e quindi di una rete web che consenta con una velocità di almeno 30 Mbps. Le ultime notizie che hanno avuto sono tutto sommato rassicuranti – a ottobre i lavori dovrebbero concludersi – ma per ora niente download rapidi e niente streaming. Guardare una serie tv, fare lezione o lavorare da remoto? Praticamente impossibile, soprattutto se in una stessa casa più di una persona deve usufruire della rete.
Paola Zagarella vive ad Aggio, appunto. Come altri coraggiosi, ha scelto di non abbandonare uno dei tanti piccoli centri ma di stabilirci la propria esistenza e la propria famiglia. “Qui abitano universitari, scolari e persone che lavorano appunto in smartworking – racconta – quindi se in una casa ci sono due universitari, e uno che lavora o altri infelici abbinamenti, come facciamo con 4/5 mega? Si litiga, si rinuncia alle lezioni, si fa a turno, si cambia casa!”.
I lavori per l’installazione della rete sono già partiti, ma procedono a rilento. Eppure gli abitanti di Aggio dovrebbero essere felici: ci sono località dove l’ipotesi di installazione della rete ultrabroadbrand è ancora più lontana. A Serra Riccò, ad esempio, a Busalla o a Casella i lavori per l’avanzamento della fibra, secondo quanto risulta dal sito bandaultralarga.italia.it (sito ufficiale del ministero dello Sviluppo economico) sono ancora in progettazione e se ne parlerà nel 2021. In altre zone come la Fontanabuona e la Valle Stura i lavori sono almeno in corso di progettazione o già in esecuzione.