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Coronavirus, Toti: “Sbagliato creare allarmismi sul pronto soccorso del San Martino”

Due infermieri positivi. Il governatore: "Così si fa un danno a medici e professionisti che lavorano in prima linea ogni giorno"

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Genova. “Creare allarmismi è sbagliato, soprattutto se si tratta della salute dei cittadini. Il pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Genova è regolarmente operativo e sicuro“. È il messaggio del presidente ligure Giovanni Toti dopo che stamattina si è diffusa la notizia di nuovi contagi al policlinico.

“La direzione sanitaria ha immediatamente attivato tutte le misure di sicurezza e sono scattate le procedure per sottoporre a tampone i professionisti venuti a contatto con i due positivi – ha ricordato Toti – Il tracciamento è stato rapido ed efficace e secondo le prime indagini interne il contagio sarebbe avvenuto in un contesto esterno all’ospedale“.

Il governatore si scaglia con “chi in queste ore ha creato infondati allarmismi”, persone che “non fanno un danno a me ma ai medici e ai professionisti che lavorano in prima linea ogni giorno e soprattutto ai cittadini, che in caso di bisogno devono sentirsi sicuri di recarsi al pronto soccorso, che è regolarmente operativo e pronto a prestare le cure come sempre”.

Sui social, ha spiegato ancora Toti, sta anche girando una schermata del 118 dove sono indicati zero posti rimanenti in terapia intensiva al San Martino, “ma è un dato che considera solo la rianimazione generale, escludendo i posti Covid, la terapia intensiva cardiovascolare e quella dei trapianti. In realtà i posti non mancano, anzi”.

“In generale – assicura in conclusione il presidente ligure – non esistono criticità in Liguria per accogliere eventuali pazienti positivi e con il piano incrementale predisposto per fronteggiare la pandemia abbiamo la possibilità di arrivare a oltre 250 posti letto in terapia intensiva e oltre 1.200 a media intensità”.

CORONAVIRUS, PIANO INCREMENTALE OSPEDALIERO E DISPONIBILITÀ POSTI LETTO COVID: NESSUNA CRITICITÀ IN LIGURIA

Genova, 29 settembre 2020. In merito alle notizie che stanno circolando a mezzo social network circa la presunta indisponibilità di posti letto Covid negli ospedali della Liguria, in particolare nell’area metropolitana, si precisa che ad oggi non esistono criticità in Liguria per accogliere eventuali pazienti sintomatici con necessità di ricovero.

In particolare, a Genova, a fronte di circa 60 ricoverati nei reparti Covid sono disponibili fin da subito 160 posti letto nei reparti Covid dedicati mentre in terapia intensiva sono occupati 15 posti letto che possono essere aumentati, con pronta disponibilità in tempo reale, fino a 50.

Il piano incrementale predisposto ad hoc per fronteggiare la pandemia da Covid-19, prevede la possibilità di aumentare progressivamente la disponibilità di posti letto e di attivare a livello regionale la disponibilità di oltre 250 posti letto in terapia intensiva e di oltre 1.200 posti letto a media intensità.

Nel pomeriggio anche una nota di Alisa.

Con riferimento alla diffusione, sempre attraverso social network, di una schermata del 118 relativa alla presunta indisponibilità di posti letto in terapia intensiva in area metropolitana, si precisa che si tratta di uno strumento per addetti ai lavori che considera solo una parte dei posti disponibili e strettamente legato all’organizzazione propria del 118 che deve programmare dove indirizzare i pazienti. La stessa schermata non rileva la disponibilità globale di posti letto in terapia intensiva che riguarda invece diversi aspetti inerenti le necessità del singolo ospedale (attività chirurgica, di urgenza e all’occorrenza Covid), una disponibilità che, in tutti i casi, non è mai mancata sia a livello metropolitano sia a livello regionale.
La task force ligure sanitaria continua il monitoraggio puntuale dell’andamento della pandemia, in stretta collaborazione con le autorità sanitarie centrali.

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