Genova. Ad oggi Liguria solo il 15% del personale scolastico, che in totale conta circa 25mila lavoratori, ha chiamato il medico di famiglia per eseguire il test sierologico per il coronavirus su base volontaria. A fornire il dato è stato oggi il commissario di Alisa Walter Locatelli durante una conferenza stampa sul piano per la riapertura degli istituti in Liguria.
“È chiaro che ci aspettiamo numeri maggiori nei prossimi giorni, ma al momento questo è il numero che risulta dalla nostra piattaforma condivisa”, ha spiegato Locatelli. Per eseguire il test, che consente l’accesso al tampone solo in caso di positività agli anticorpi Igm, c’è tempo fino al 7 settembre. L’ipotesi, avanzata anche dai sindacati, è che molti insegnanti e collaboratori decideranno di sottoporsi al prelievo negli ultimi giorni utili.
Tra le possibilità esplorate dalla Regione per migliorare la facilità di accesso c’era anche il coinvolgimento delle Asl, ma l’accordo con l’ufficio scolastico regionale, nonostante la disponibilità reciproca, non è stato ancora perfezionato.
“Finora – ha aggiunto Locatelli – le Asl hanno dato un supporto diretto solo alle strutture private“. L’intenzione dell’assessore Sonia Viale era quella di distribuire il 20% dei kit non ritirati dai medici alle Asl sul territorio.