Genova. Una alunna del liceo linguistico Montale di via Timavo è stata trovata positiva al covid-19 e di conseguenza almeno una classe, la sua, è stata messa in quarantena, come previsto dalle procedure del caso.
La notizia arriva nel pomeriggio, indirettamente da fonti interne alla scuola, ma è stata confermata dallo stesso preside dell’istituto, Marzio Angiolani, che ha assicurato come la cosa “non desti particolare preoccupazione visto che il caso è trattato secondo i protocolli ministeriali in accordo con Asl3“.
L’evento, quindi, sarebbe circoscritto a pochi alunni, anche se su questa informazione il preside preferisce mantenere per il momento il riserbo, “anche in tutela delle persone interessate e degli stessi alunni della scuola”, assicurando che sono state seguite tutte le disposizioni. I banchi singoli, però, non sono ancora stati forniti all’istituto, nonostante tutte le pratiche di richiesta siano state svolte “ma abbiamo adottato degli strumenti compensativi rispetto a queste lacune temporanee”. Tra le altre cose, come in tutte le altre scuole e istituti della città, sono state predisposte le entrate e le uscite a scaglioni, divisione che è prevista anche per la ricreazione.
La dirigenza scolastica ha avvertito tempestivamente le famiglie interessate dal provvedimento. Il protocollo, in questi casi, prevede un isolamento fiduciario che, in assenza di sintomi compatibili o disposizioni diverse prescritte dai relativi medici di famiglia dei ragazzi, dura 14 giorni dall’ultimo contatto con il caso risultato positivo. L’eventuale screening attraverso tampone sarà disposto dalla direzione sanitaria, dopo una valutazione caso per caso: non è quindi automatica la tamponatura per i ragazzi che dovranno restare a casa i prossimi giorni.
Per quanto riguarda i professori, resteranno a casa coloro i quali sono venuti a contatto col la studentessa nelle 48 ore precedenti la comparsa dei sintomi, osservando l’isolamento di 14 giorni a partire da quella data.