Genova. Un nuovo cluster di contagio da coronavirus è stato individuato a Genova dopo quello che continua a interessare la comunità bengalese del centro storico. Si tratta di un “centro per richiedenti asilo“, come ha spiegato il presidente Giovanni Toti durante una diretta sulla propria pagina Facebook. Da quanto si apprende si tratterebbe di una struttura del Ponente cittadino, ma al momento non ci sono informazioni ufficiali.
Oggi la provincia di Genova è quella che ha fatto registrare il maggior numero di nuovi contagi, 46 su un totale di 84 tamponi positivi in tutta la regione, superando perciò La Spezia che ha solo 21 tamponi. Di questi 33 sono cittadini stranieri: in parte sono sempre persone di nazionalità o di origine bengalese – Toti ha riferito che “anche oggi questo cluster ci ha dato 15 positivi” – mentre gli altri 18 sono emersi dal centro di accoglienza.
“È una comunità che stiamo tracciando – ha detto il governatore – e come anche alla Spezia abbiamo le idee chiarissime su dove sta avvenendo il contagio. Abbiamo già agito in maniera puntuale. Essendo una comunità chiusa ci preoccupa molto meno di quando il virus circola e non sappiamo dove andare a cercarlo”.
Dopo la chiusura della sala di preghiera di Sottoripa ieri aveva interrotto le attività anche la mini-moschea di vico dei Fregoso, nella zona del ghetto. La decisione è stata presa dai responsabili per motivi di sicurezza anche se non si registrano contagi in quella zona specifica: qui, infatti, si radunano per pregare uomini e donne (solo al venerdì) di diverse nazionalità. Nel frattempo sono stati dimessi dal Gaslini la mamma e due fratellini originari del Bangladesh. Uno dei due aveva fatto scattare il tracciamento in un asilo nido del centro storico ma per ora non sembra aver dato origine a nuovi contagi.