Il patrono

Centro storico, il questore Ciarambino: “Qui le maggiori criticità, ma Genova è abbastanza tranquilla”

Gli altri quartieri più difficili? "Sampierdarena e Cornigliano". La polizia sceglie i vicoli per celebrare il patrono: "Un segnale di vicinanza con gli abitanti che chiedono più vivibilità"

Genova. Ha scelto la chiesa di San Siro in centro storico la polizia di Stato per celebrare quest’anno la festa del santo patrono San Michele Arcangelo.

La zona ora al centro di un focolaio covid che ha indotto la Regione Liguria a emanare un’ordinanza con obbligo di mascherina h24: “La scelta di celebrare qui la messa – spiega il questore di Genova Vincenzo Ciarambino – ha valore simbolico perché il centro storico è una zona che ha in sé diverse criticità con numerosi appelli dei residenti che vorrebbero migliorate le condizioni di vivibilità”.

Un segno di presenza quindi, che si accompagna nel quotidiano all’incremento del controllo del territorio che da inizio estate prevede una nuova suddivisione in tre aree pattugliate a rotazione da polizia, carabinieri e polizia locale: “I controlli stanno andando bene – dice il questore – e la suddivisione delle aree ha fatto sì che ogni amministrazione abbia letteralmente triplicato il proprio impegno rispetto al passato”.

Con l’ordinanza della settimana scorsa i controlli “sono stati ulteriormente implementati per farla rispettare soprattutto nelle aree della movida. Nei primi giorni ci siamo mossi soprattutto con un approccio educativo, come stabilito anche in sede di comitato. ma è evidente che se ci saranno atteggiamenti di riottosità dovremo intervenire sia amministrativamente sia eventualmente in sede penale”.

Per quanto riguarda i dati della criminalità il questore ricorda come “a livello di dati si registra per quanto riguarda il centro storico una flessione in ragione soprattutto del periodo di lockdown soprattutto per i reati di tipo patrimoniale, mentre resta un’area di reati legata allo spaccio di stupefacenti”.

Le altre zone più critiche sono “quelle di Cornigliano e Sampierdarena”. E se il sindaco ha detto nel corso dell’ultimo tavolo in Prefettura che se alle forze dell’ordine non bastano gli agenti, si farà portavoce con il Governo di implementare gli uomini, Ciarambino chiarisce: “Certo tutto è perfettibile e migliorabile e se avessimo più uomini ne metteremmo ancora di più, ma in linea di massima posso dire che Genova è una città abbastanza tranquilla”.

La funzione solenne è stata celebrata questa mattina dall’arcivescovo di Genova Marco Tasca e dal cappellano della Polizia di Stato Don Daniele Minetti. Alla cerimonia hanno partecipato il Prefetto di Genova Carmen Perrotta, i vertici di Carabinieri, Guardia di Finanza e polizia locale, l’assessore alla Sicurezza Stefano Garassino in rappresentanza del Comune di Genova,il presidente del municipio centro est Andrea Carratù e Stefano Anzalone, neo eletto in consiglio regionale.

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