Genova. Chiuso il capitolo delle elezioni regionali la giunta Bucci non perde un attimo e porta avanti una delle questioni più spinose per la città e chi la abita: il trasferimento delle aziende petrolchimiche oggi a Multedo. La giunta ha approvato nell’ultima riunione una norma di integrazione del piano di rischio aeroportuale e che, in sostanza, permette l’insediamento di determinate attività in determinate aree.
Si tratta di un passaggio tecnico che dovrebbe sgomberare il campo da ogni ostacolo per portare i depositi costieri su circa 35-40 mila metri quadri oggi utilizzati come terminal dal gruppo Messina, sulla sponda sinistra, oltre la foce del Polcevera. L’altra alternativa al trasferimento, ricordiamo, in base allo studio condotto dai tecnici dell’Autorità portuale, era quella dell’ex centrale Enel, sotto la Lanterna (comunque giudicata meno adatta).
Non solo, l’area Messina, oggi, non avrebbe neppure bisogno del parere dell’Enac, ente nazionale di aviazione civile (si trova nel cono aereo di atterraggio) poiché il Cristoforo Colombo ha meno di 55 mila voli all’anno. Questa “novità” era stata annunciata dallo stesso sindaco Bucci il giugno scorso, durante un consiglio comunale.
E sarà il consiglio comunale, se non oggi, nella prossima seduta, a votare la delibera, e sicuramente – questo già oggi – i malumori saranno accesi, non solo nei banchi dell’opposizione. La Lega, per esempio, ha sempre avuto più di qualche remora allo spostamento di una azienda a rischio incidente rilevante tra Sampierdarena e Cornigliano.
Ripetiamo, la delibera non porta i depositi costieri al terminal Messina ma la rende possibile. Talmente possibile che i comitati di cittadini sono già sul piede di guerra.
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