Scoperta

Carcere di Marassi: telefoni e droga nascosti nei pannoloni. Sindacati: “Serve intervento”

Pagani (Uil): "Ripristinare la sala regia, i fondi ci sono già"

carcere marassi

Genova. Domenica mattina dal lato dello stadio Marassi è stato lanciato all’interno del carcere, nell’Area Passeggi 2° Sezione, un involucro contenente due smartphone, due mini cellulari, hashish e una decine di pastiglie di subotex. La manovra non è sfuggita agli agenti della Polizia Penitenziaria che – rivela Fabio Pagani Segretario Regionale della UIL Penitenziari – hanno recuperato, attraverso una immediata operazione di “bonifica”, l’involucro prima che i detenuM in quel momento al passeggio, circa un centinaio, potessero impossessarsi del contenuto.

”Questo episodio conferma l’assoluta necessità di ripristinare al più presto la Sala Regia, quale presidio di sorveglianza remota. Ancor più – sottolinea il sindacalista della UIL – in una condizione di iper/affollamento. Oggi a Marassi si contano 700 detenuti a fronte di una capienza regolamentare prevista in 497 e se non vi sono sistemi di sicurezza adeguati potrebbero determinarsi situazioni ad alto rischio”.

La bonifica si è conclusa, quando i poliziotti sono riusciti dopo un lavoro di intelligence a recuperare anche un cellulare nascosto addirittura nel pannolone di un detenuto ricoverato nel reparto ospedaliero del carcere di Marassi, molto probabile che ad occultare il telefonino siano stati gli stessi compagni di camera. “Di certo – conclude Pagani – non sempre si è nelle condizioni di sequestrare i vari oggetti e le varie sostanze che vengono lanciate dall’esterno verso l’interno del carcere. Occorre, quindi, non solo ripristinare la Sala Regia quanto prevedere anche ulteriori barriere atte ad impedire i lanci dall’esterno.

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