Genova. A causa del caos sulle autostrade le aziende liguri hanno subito oltre un miliardo di danni. Quella che finora era una stima approssimativa adesso è confermata dal documento che il comitato “Salviamo Genova e la Liguria” ha inviato al ministero dei Trasporti in vista dell’incontro di mercoledì a mezzogiorno, un vertice che potrebbe essere decisivo per definire modi e tempi dei risarcimenti.
La cifra esatta è ancora top secret perché le associazioni di categoria vogliono prima affrontare il passaggio col Mit. “Ognuno illustrerà i propri parametri, quel numero è ancora approssimativo”, avverte Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto. Ma il conto finale sarà comunque a nove zeri. “Dal ministero ci aspettiamo che siano pronti a dare validazioni o correttivi – spiega Giuseppe Tagnochetti, coordinatore ligure di TrasportoUnito e soprattutto ci dicano qual è la forma del provvedimento che il ministro e il governo intendono adottare per definire i criteri di misurazione per le procedure istruttorie, e quali sono gli impegni di Autostrade a pagare”.
Gli autotrasportatori, che avevano dato il là alla protesta portando i camion in corteo nel giorno dell’incontro a Genova con la ministra Paola De Micheli, erano stati i primi a fornire un computo esatto dei danni subiti, 316 milioni da dicembre 2019 fino ai mesi estivi in base agli stessi criteri usati per i risarcimenti post crollo del ponte Morandi.
Il documento prevede altre quattro macro-aree (oltre all’autotrasporto: industria manifatturiera, servizi alla produzione e terminalistici; spedizionieri; agricoltura; turismo) raggruppate in base ai parametri impiegati per tradurre i danni in un ammontare economico. Un lavoro particolarmente complesso svolto insieme alle camere di commercio e con l’ausilio tecnico dell’Università di Genova.