Sanità

Candia (Lista Sansa): “Al Cep un solo medico per 6mila abitanti, situazione grave”

"Eppure l’assessore regionale alla sanità Sonia Viale, un anno e mezzo fa, aveva promesso su diverse testate della stampa cittadina che la Asl si sarebbe occupata subito della situazione"

Genova. «Nel quartiere popolare del Cep di Pra’ abitano seimila abitanti ma c’è un solo medico della mutua». A denunciare la situazione è Selena Candia, candidata consigliere regionale della Lista Sansa, che dà voce alle proteste di chi vive nel quartiere di edilizia popolare del ponente genovese. Come rimarcato più volte da chi frequenta la farmacia e dai comitati della zona, uno dei due medici della mutua è andato via a febbraio 2019. Da allora, gli abitanti si contendono un solo dottore: aperto una dozzina di ore a settimana, di mattina o di pomeriggio.

«Eppure l’assessore regionale alla sanità Sonia Viale, un anno e mezzo fa, aveva promesso su diverse testate della stampa cittadina che la Asl si sarebbe occupata subito della situazione – continua Candia – Non è accettabile che gli abitanti di un quartiere popolare che ha le dimensioni di una piccola cittadina debbano farsi ore di code per riuscire a farsi visitare. E non è accettabile neppure che siano costretti ad avere un medico a Pra’ o a Voltri, vicine in linea d’aria ma collegate con corriere poco frequenti».

La gravita della situazione del Cep mostra ancora una volta le carenze della sanità gestita dalla Regione di Giovanni Toti: servono urgentemente servizi sanitari, anche domiciliari, per affrontare le situazioni di cronicità e venire incontro ai problemi dei malati. Tra gli obiettivi della Lista Sansa vi è infatti l’ampliamento dell’azione del medico di medicina generale e del pediatra di famiglia. «Ognuno ha il diritto di avere un medico della mutua vicino a casa – continua la candidata Selena Candia – Ed è un diritto che a maggior ragione spetta agli abitanti di un quartiere popolare in cima a un monte, in gran parte anziani con problemi di salute. Dobbiamo prenderci cura di tutto il territorio, dalla costa all’entroterra, dal centro alle periferie. Ci sono zone di Genova e della Liguria che da anni sono dimenticate».

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