Genova. “Un’ingenuità, da parte dell’insegnante, farla girare, ma sbagliato e grave strumentalizzarla, strumentalizzando, con essa, soprattutto i bambini, in una giornata nella quale avevamo riscontrato solo grande entusiasmo e nessuna criticità”. Con queste parole Renzo Ronconi, dirigente dell’istituto comprensivo Castelletto, commenta la foto che ha fatto il giro del paese, e che ritrae alcuni bimbi scrivere appoggiati sulle sedie e in ginocchio, perché senza banchi in classe.
La foto ha scatenato una vera e propria tempesta mediatica, rinforzata dalla polemica politica che non ha mancato l’occasione per agitare ulteriormente le acque: “La scuola che dirigo dal 1 settembre ha svolto un grande lavoro nei mesi estivi per organizzare la riapertura – si legge in una nota stampa pubblica sul sito dell’istituto – Come molte altre scuole, ha affrontato le difficoltà di questi ultimi giorni con spirito costruttivo e collaborativo: tra queste difficoltà, i ritardi nella consegna degli arredi. I banchi, ordinati con largo anticipo, arriveranno domani pomeriggio e nel primo giorno di scuola, che è stato un giorno di festa, abbiamo solo evitato di rimettere quelli vecchi”.
Secondo il dirigente, quindi, la foto ritrae “bambini che, durante un’attività didattica, stanno disegnando sereni in libertà” e che quindi tutta la polemica sorta successivamente tra le varie parti politiche è una strumentalizzazione “sbagliata e grave”: “Nel mio Istituto ho trovato docenti preparati e motivati, che difendo, e bambini sorridenti e felici di tornare a scuola. Questa è l’immagine che porto nel cuore da questo primo giorno e che desidero rimanga a famiglie ed insegnanti”.
Nel frattempo il direttore generale dell’Ufficio scolastico della Liguria, Ettore Acerra, ha assicurato che saranno fatte tutte le verifiche del caso sull’episodio, ma che ogni iniziativa sarà presa solamente dopo aver analizzato tutto il contesto in cui la vicenda è avvenuta.