Coperta corta

Amt, dal 14 settembre scatta l’orario invernale ma con meno bus rispetto al servizio pre Covid

Previsti meno turni di prima: mancano quelli dell'emergenza Morandi. Ecco le linee che saranno potenziate per le scuole

Generica

Genova. Il 14 settembre torna l’orario invernale di Amt, ma in circolazione ci saranno complessivamente meno autobus rispetto al servizio dell’era pre Covid.

Quello che appare come un paradosso, visto che la capienza dei mezzi non potrà superare l’80% e nel frattempo apriranno le scuole, è tuttavia confermato dai numeri in possesso di fonti vicine all’azienda: i turni giornalieri dal lunedì al venerdì saranno 970, cioè 35 in meno rispetto ai 1.005 di febbraio, prima che arrivasse il lockdown. Per dare un’idea, con l’orario attualmente in vigore sono 930.

Una variazione minima che in realtà non dovrebbe avere ripercussioni pesanti sul livello generale del servizio, ma che testimonia bene le difficoltà di Amt a far quadrare i conti e nel contempo scongiurare situazioni di assembramento alla ripresa delle lezioni. Il saldo negativo è da imputare principalmente ai 30 “cartellini” legati all’emergenza ponte Morandi, turni di guida che non saranno più garantiti visto che il viadotto è stato ricostruito. Al loro posto saranno aggiunti 23 turni sussidiari per tappare qualche buco, e dopo due settimane di monitoraggio si deciderà se mantenerli o meno.

A evitare il caos dovrà essere il minuzioso lavoro che i tecnici stanno portando avanti in questi giorni per tarare il nuovo orario in base soprattutto alle esigenze scolastiche. La fascia di punta mattutina, che inizia verso le 7.30, sarà estesa fino alle 9 (prima del lockdown arrivava fino alle 8.30). Anche nelle fasce del rientro pomeridiano (12-15 e 16-18) ci saranno più bus. Ovviamente il ritocco comporterà un sacrificio di corse negli orari cosiddetti di “morbida” poiché, come abbiamo detto, un potenziamento del servizio rispetto ai livelli standard è al momento un’ipotesi molto lontana.

L’allungamento dell’ora di punta riguarderà soprattutto le linee di forza e relative sussidiarie (1, 3, 7, 8, 13, 14, 16, 17/, 18) ma anche quelle che servono i quartieri più popolosi e comunque quelle che portano studenti ai poli dove si concentrano più scuole. Negli scorsi giorni Amt e l’ufficio scolastico regionale hanno elaborato un piano dettagliato in base ai dati sulla provenienza degli iscritti forniti direttamente dagli istituti. Circa la metà delle scuole adotterà un orario scaglionato ma entro un range piuttosto ridotto (dalle 7.45 alle 8.30 circa), scelta che dovrebbe consentire una migliore pianificazione.

Amt intanto aumenterà il ricorso agli straordinari, anche se i conti sono in profondo rosso (13 milioni in meno rispetto al 2019, dato di luglio) e quindi ogni azione dovrà essere soppesata al centesimo. Nei prossimi mesi sono in programma oltre 40 assunzioni che dovrebbero dare almeno un po’ di ossigeno al personale viaggiante.

A preoccupare, però, è anche lo stato del parco mezzi: le vetture disponibili sono attualmente 620 circa (compresi però alcuni “cadaveri”, cioè macchine destinate alla demolizione), ma una parte va tenuta in rimessa in caso di guasti ed emergenze. La coperta, insomma, è sempre corta e fare meglio di così sarà comunque difficile.

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