Esternalizzazioni

Amiu, l’attacco dell’Usb: “Invece di privatizzarci vogliono svuotarci”

Per il sindacato le esternalizzazioni e i concorsi interni avrebbero come obiettivo lo svuotamento dell'azienda per affidare poi i servizi a privati e cooperative

amiu iren lavoratori Tursi

Genova. Attacca la giunta Bucci il sindacato Usb di Amiu che denuncia “scelte che azzerano persino gli accordi firmati tra RSU e azienda”.

Al centro della polemica le “esternalizzazioni a favore di Melandri e altre ditte: dopo i servizi che sono stati affidati senza gara (isole ecologiche, trattamento dell’umido ecc.) ora a Melandri viene data in concessione una parte dell’area Dufour, dove agirà in maniera completamente autonoma, arrivando a rendere problematico anche un semplice intervento di manutenzione – spiega l’rsu in una nota – Per non parlare dei festivi, che di fatto ormai vengono lavorati secondo le esigenze del trasportatore”.

“Sono stati banditi una miriade di concorsi interni, che di fatto stanno svuotando le sezioni di personale operativo – prosegue il sindacato – probabilmente con l’obiettivo finale di affidare il lavoro a cooperative. Anche perché di nuove assunzioni non si parla e anzi le 25 famose assunzioni promesse a febbraio nell’ultima proposta al sindacato si sono ridotte a 9”.

Nell’attacco del sindacato anche scelte che avrebbero il sapore elettorale: “Si pagano ore di straordinario per aumentare i lavaggi in centro , probabilmente su indicazione dell’amministrazione comunale… ma solo fino al 20 settembre”

Per il sindacato mantenere Amiu pubblica “non è solo una questione formale: si può procedere a una privatizzazione frontale, come voleva fare Doria, o invece, lasciare l’involucro esterno della proprietà pubblica e svuotare AMIU facendola diventare una centrale appaltante che distribuisce il lavoro a cooperative e ditte private, modello Aster”

“Ieri come oggi, con Doria come con Bucci Usb non ci sta – conclude la nota – e chiede ai lavoratori di sostenere la nostra battaglia contro lo svuotamento di Amiu e a difesa del servizio pubblico”.

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