Genova. Ci sono voluti decenni per avere di nuovo le aiuole fiorite in viale Brigate Partigiane, un intervento ispirato al disegno originario degli anni Sessanta, che complessivamente costerà 2 milioni e 400 mila euro, e che però – da qualche tempo – era stato deturpato dalla presenza di un cartello pubblicitario davvero troppo invasivo.
Contro quel cartello, che evidentemente rappresenta un introito non ininfluente per la pubblica amministrazione, si sono scagliati diversi cittadini, tra cui molti frequentatori del gruppo Facebook Genova contro il degrado.
Una battaglia che dai social è passata alla realtà: in municipio Medio Levante è stata approvata all’unanimità una mozione presentata da Edoardo Marangoni e altri esponenti dell’opposizione e sostenuta, appunto, anche dalla maggioranza di centrodestra.
La mozione impegna la giunta municipale e il presidente ad attivarsi nelle sedi opportune per rimuovere i cartelloni pubblicitari che, peraltro, non erano inclusi nel progetto di riqualificazione originale e non sono coerenti con i propositi dell’intervento di riqualificazione. La battaglia, sul piano amministrativo, è appena cominciata ma non è escluso che una richiesta di questo tipo, arrivata da un municipio politicamente “amico”, possa avere un buon esito.