Genova. Con un complesso sistema di pompe idrauliche ha iniziato a riempirsi il canale navigabile che Renzo Piano ha ideato nel progetto del Waterfront di Levante, dove fino a pochi mesi fa sorgeva il palazzo dell’ex Nira. Dopo i ritardi dovuti all’emergenza coronavirus e a complicazioni nel cantiere, l’acqua torna a occupare gli spazi che un tempo erano suoi, sotto le vecchie mura della città. E poi, subito dopo il Salone Nautico, inizierà la demolizione dei padiglioni C e D dell’ex quartiere fieristico, pronto a essere stravolto rispetto a come la conoscono i genovesi.
“Entro il 2022 tutti i canali saranno pronti”, spiega l’assessore comunale all’urbanistica Simonetta Cenci che ha presentato l’avanzamento dei lavori insieme al direttore dell’area tecnica Mirko Grassi. “In contemporanea – aggiunge – cominceremo lo scavo del cosiddetto canaletto e inizieranno i lavori nel palazzetto dello sport. Nel frattempo partirà la gara per la concessione e la vendita dei lotti e dei relativi diritti edificatori. Si potrà approvare un progetto presentato in tempi brevi che prevede nuovi edifici di tipo ricettivo, direzionale, fieristico, residenziale. Per ultimo sarà ricostruito un piccolo edificio al posto dell’ex Nira che avrà un nuovo affaccio sul mare”.
Canali che avranno profondità variabile – il bacino di 15mila metri cubi in corso di riempimento misura 4,5 metri, il tratto parallelo alla Sopraelevata 3 metri – per ospitare barche di discrete dimensioni, anche a vela, un nuovo specchio acqueo che farà comodo al Salone Nautico negli anni a venire. Il canale scorrerà parallelo alla costa, e si estenderà dal Palasport nella zona fieristica fino a Porta Siberia nell’area del Porto Antico.
Intanto tre motopompe dalla potenza complessiva di più di mille metri cubi all’ora gettano acqua marina nell’invaso. Le operazioni si concluderanno nella nottata. Lo specchio d’acqua ha una superficie di 3.340 metri quadrati e la profondità è di 4,5 metri. Sono stati scavati oltre 32mila metri cubi di materiali, demoliti oltre 3 mila metri cubi di sovrastrutture in cemento armato e oltre 2.400 metri cubi di moli (di cui ancora quello che fa da diga da rimuovere).
L’area con le finiture esterne e il posizionamento della scultura “Muraglia” di Pietro Cascella sarà pronta a metà settembre, in tempo per il prossimo Salone Nautico. La scultura (lunga 61 metri e alta 5) è stata smontata quando è stato demolito il palazzo ex-Nira Ansaldo ed è stata conservata con cura – d’intesa con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Liguria – nei depositi della Fiera di Genova. Durante la progettazione esecutiva si è riscontrato che con i dovuti accorgimenti progettuali l’opera trova la sua quasi naturale collocazione sulla banchina al di sotto della Batteria Stella. È prevista anche l’illuminazione scenica dell’opera.
Costo dei lavori 5 milioni di euro, e altrettanto sarà necessario per demolire ciascuno dei due padiglioni. Tutto finanziato attraverso fondi statali del Mibact e i soldi che il Comune ricaverà dalla cessione delle aree ex Fiera. I lavori dovrebbero partire a novembre e concludersi nel giro di sei mesi. E poi si aprirà il capitolo della nuova torre piloti, che sorgerà proprio in quell’area.