Polemica

Forno crematorio a San Biagio, raccolte 200 firme contro. M5s: “Cittadini mai consultati” fotogallery

Cresce la protesta per il progetto del Comune di Genova di accendere l'impianto in Valpolcevera

Forno crematorio

Genova. Oltre 200 firme sono state raccolte in pochi giorni dal Comitato dei cittadini di San Biagio contro il progetto del Comune di Genova di aprire un nuovo impianto crematorio presso il cimitero del quartiere.

Secondo il Movimento 5 stelle, però, i cittadini non sono mai stati consultati: “Lo scorso 27 agosto, come Gruppo Consiliare M5S Valpolcevera, abbiamo partecipato, invitati, al secondo incontro del Comitato dei Cittadini di San Biagio (Bolzaneto) per la raccolta di firme in opposizione all’iniziativa, del Sindaco Bucci e della Giunta Comunale, di far costruire un forno crematorio all’interno del cimitero della Biacca (con Deliberazione del 30 luglio 2020), posto a poche decine di metri da un popoloso quartiere residenziale, quello della “nuova” San Biagio appunto”, fanno sapere i consiglieri M5S del Municipio 5 Valpolcevera.

“La partecipazione è stata numerosa: più di cento abitanti della zona e raccolte circa 200 firme. All’incontro, erano presenti anche altri esponenti delle istituzioni, consiglieri regionali di altre forze politiche, consiglieri dei Comuni limitrofi dell’Alta Valpolcevera con il sindaco di Sant’olcese e il presidente del Municipio 5 – si legge in un comunicato stampa – I cittadini, sostenuti in tutte le sedi istituzionali dal M5S, chiedono perché è stato scelto un sito così impattante su un congruo numero di abitazioni civili? Perché non sono stati coinvolti? E perché nuovamente una servitù in Valpolcevera e soprattutto nella zona di Bolzaneto San Biagio?”

Escluso da dibattito anche il municipio: “Per l’ennesima volta il Sindaco ha escluso il Municipio dalle sue iniziative non condividendole, non informando preventivamente e non ascoltando chi conosce capillarmente il territorio, in barba al decentramento previsto dai regolamenti comunali e anche alle buone regole di funzionamento di una qualsiasi organizzazione che voglia rivelarsi efficace ed efficiente?”, sottolineano i consiglieri pentastellati.

“Cosa si è fatto e cosa si farà, dunque? – conlcudono – I comitati, da noi sostenuti, hanno chiesto e ottenuto a settembre un incontro con Bucci. Intanto, attendiamo che venga discussa in Consiglio comunale l’interrogazione a risposta scritta depositata l’11 agosto; mentre a livello municipale sarà convocata una conferenza dei capigruppo al fine di redigere un documento, il più possibile unitario, di ferma opposizione al progetto del forno crematorio, indirizzato all’amministrazione comunale. Chi non lo firmerà, se ne assumerà la responsabilità di fronte ai cittadini”.

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