Che dispiacere

È morto Lorenzo Costa, storico fondatore e direttore del Teatro Garage

L'annuncio sulla pagina Facebook del Teatro

lorenzo costa

Genova. “Un ‘finale di partita’ che ci lascia attoniti e senza parola… hai chiuso il sipario troppo presto, Costa!”. Con questo messaggio sulla propria pagina Facebook, che rievoca il titolo di Beckett che fu la prima produzione, il Teatro Garage di Genova annuncia la scomparsa dello storico fondatore, direttore artistico e regista Lorenzo Costa, all’età di 69 anni.

Costa era attore, autore, regista, insegnante, ben più di un semplice direttore artistico. La sua voce profonda era inconfondibile, così come la sua educazione, la sua cultura, il suo essere mai sopra le righe. Una perdita vera per il teatro genovese e ligure.

A portarlo via un arresto cardiaco dovuto probabilmente a un infarto, mentre era in Calabria in vacanza con la moglie e la nipotina.

Costa aveva da poco concluso l’ultima fatica: la rassegna Ridere d’agosto ma anche prima, realizzata in un momento delicato per il mondo dello spettacolo, a causa del coronavirus.

Il direttore aveva postato su Facebook un ringraziamento lo scorso 5 agosto:

“Siamo appena rientrati a casa dalla villa Imperiale a Genova San Fruttuoso dove si è conclusa la trentesima edizione del nostro festival “Ridere d’agosto ma anche prima”
È stata una lunga maratona, ventuno serate di spettacolo con una trentina di recite. Un trentennale nato sottotono visto quello che è accaduto e che purtroppo sta ancora accadendo. Ma ancora un volta è avvenuto il miracolo. Il pubblico ha sempre partecipato numeroso, non ha mai tradito e noi ci siamo impegnati nel tentativo di non deludere nessuno.
Siamo stati presenti da subito, dal 15 giugno alle ore 8 del mattino, con i nostri campus teatrali per bambini condotti con entusiasmo e professionalità da Fiorella e da Giuseppe. Con un po’ di timore è tanta incoscienza, ma sempre seguendo le regole del distanziamento, portando la mascherina quando era necessario. Tante serate con il tutto esaurito. Le persone sono uscite di casa con la grande voglia di scrollarsi di dosso la grande paura. È stata nonostante tutto, una festa.
Adesso, cerchiamo di caricarci, per affrontare un autunno e il successivo inverno che si presentano con tanti interrogativi. Noi continueremo ad esserci.
Viva il teatro”.

Il piccolo teatro di San Fruttuoso, specializzato soprattutto in drammaturgia contemporanea, è ancora oggi un presidio culturale importante per il quartiere. Costa aveva fondato una cooperativa teatrale nel 1974, che nel 1981 prese il nome di Teatro Garage perché si era stabilita in una vecchia sala sopra a un garage in disuso. Nel 1988 il trasferimento nella sede attuale: la sala Diana di via Paggi. Il Garage stava in queste settimane cercando l’aiuto del proprio pubblico per acquistare un sanificatore in modo da poter riprendere le rappresentazioni dal vivo in autunno.

Costa nel 2016 aveva pubblicato il libro “Teatro Garage. Uno spettacolo lungo 40 anni. Il mio palco” in cui aveva raccontato da una parte la storia faticosa di un tentativo di crescita e di affermazione della propria personalità, dall’altra la storia di una passione, quella per il teatro: un percorso definito “fatto di soddisfazioni e violente delusioni, un lavoro diverso da ogni altro, difficile, che costringe ad una continua verifica, ad un giudizio immediato. La storia di un teatro. Quarant’anni per una passione”.

 

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