Genova. Tutto è cominciato quando i clienti, quattro giovani nordafricani, si sono rifiutati di pagare interamente il conto della loro consumazione. È stato allora che per il titolare de “L’Ottomano”, piccolo negozio di pizze e kebab in corso Buenos Aires, è iniziato l’incubo: una doppia aggressione sfociata in rapina e culminata con l’arresto della banda da parte dei poliziotti delle volanti della questura di Genova.
I quattro, tre marocchini e un tunisino di età compresa tra i 23 e i 29 anni, sono entrati intorno all’una di notte per mangiare. Ma all’atto di pagare, secondo quanto ricostruito, avrebbero voluto saldare solo una parte del conto. A quel punto il titolare dell’attività, un uomo di origine pakistana, ha fatto rimostranze. I malviventi, per tutta risposta, lo hanno preso a calci e pugni e si sono impossessati del registratore di cassa prima di darsi alla fuga.
Ma non è finita qui. I rapinatori, una volta lasciato il locale, si sono resi conto che non avevano prelevato tutto l’incasso. Non contenti, sono tornati indietro. Per nulla intimoriti dagli avvertimenti del titolare, che nel frattempo aveva chiamato la polizia, hanno sfondato la porta e la vetrata, hanno nuovamente malmenato l’uomo e hanno completato il lavoro portando via tutti i soldi rimasti.
La loro notte brava però non è durata molto. Dopo pochi minuti gli agenti delle volanti, già allertati dopo la prima aggressione, sono giunti sul posto e si sono divisi per cercare i quattro malviventi. Li hanno trovati nei dintorni, divisi in due coppie, mentre si dividevano il bottino. Per loro è scattato quindi l’arresto in flagranza per rapina.
Tre dei quattro hanno precedenti penali per reati simili. In attesa delle decisioni del giudice sono stati condotti nel carcere di Marassi. Al titolare del kebab sono state diagnosticate ferite al volto e in altre parti del corpo guaribili in sette giorni.