Genova. Il Tar ha definitivamente annullato la delibera della giunta regionale della Liguria del 30 aprile scorso, con cui si disciplinava la stagione di caccia per la stagione 2020/21, peraltro già iniziata per la caccia a capriolo e daino.
Lo rende noto il coordinamento delle associazioni ambientaliste (che avevano presentato ricorso) in una nota dove si specifica che anche a queste specie la caccia da oggi è vietata. L’apertura generale a quasi tutte le altre specie era fissata per la terza domenica di settembre. “I giudici amministrativi hanno rilevato innanzitutto che la Liguria è sprovvista di un piano faunistico venatorio regionale, che sia stato interamente sottoposto a valutazione di incidenza ambientale per l’impatto sulle specie selvatiche oggetto di caccia”, si legge nella nota.
“Il vecchio piano faunistico, prorogato più volte, è infatti privo di valutazione di per tutto il territorio spezzino. Questa carenza di istruttoria tecnica ha determinato la decadenza di tutto il provvedimento, ma a prescindere dal primo motivo, che prevale su tutti gli altri punti oggetto di impugnazione – scrivono gli ambientalisti – il Tar è comunque entrato nel merito su altri aspetti della impugnazione dei ricorrenti, come criterio guida per i prossimi anni”.
In futuro la caccia agli acquatici deve fermarsi al 20 gennaio e non più proseguire sino al 31 gennaio, le specie moriglione e pavoncella devono essere tutelate, non potrà essere fissata una quinta giornata di caccia aggiuntiva ad alcune specie migratrici nei mesi di ottobre novembre, la caccia al tordo sassello e alla cesena deve terminare il 20 gennaio e non può essere fissata nei primi 10 giorni di febbraio la caccia al colombaccio.
Soddisfazione viene espressa dalle associazioni Lac, Lav, Enpa e Wwf della Liguria, che contestano “la pervicace e fallimentare politica di aggressione al patrimonio naturale dei nostri amministratori, come testimoniato anche da recenti sentenze da recenti sentenze della Corte Costituzionale in materia di parchi e fauna, che hanno visto varie volte la Regione soccombente per atti illegittimi”.
“Regione Liguria è pronta a approvare un nuovo Calendario venatorio e valuta il ricorso al Consiglio di Stato contro le sentenze del Tribunale amministrativo regionale che evidenzia criticità in quello in vigore”, afferma l’assessore regionale alla Caccia Stefano Mai.