Genova. Aspi “respinge e contesta ogni addebito di responsabilità” per i disagi subiti “nelle ultime settimane in relazione ai lavori di manutenzione svolti sulla rete ligure”. Lo scrive Autostrade per l’Italia in una lettera protocollata oggi in risposta alla istanza di accesso, avanzata il 15 luglio scorso da Regione Liguria, ai documenti relativi alle attività di manutenzione sulla rete autostradale ligure in concessione.
“Abbiamo profuso ogni sforzo – si legge nella lettera – in termini di impiego di personale, mezzi e risorse, per dare esecuzione nei tempi più ristretti agli interventi di manutenzione a seguito delle modifiche impartite a fine maggio dal Mit al programma di ispezioni nelle gallerie che era stato precedentemente condiviso”.
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“D’altra parte – si legge ancora nella missiva – questa società ha convenuto con il ministero sulla opportunità di elevare ulteriormente gli standard di sicurezza della rete in concessione e a tal fine ha posto in essere un imponente piano di ispezione e manutenzione che ha comportato, in particolare nell’area ligure inconsiderazione del numero delle opere d’arte presenti e del contesto della viabilità ordinaria, inevitabili disagi per l’utenza autostradale. Proprio per andare incontro ai disagi dell’utenza dell’area ligure, in particolare genovese” Aspi “ha esteso progressivamente in via volontari all’esenzione del pedaggio nelle tratte interessate”.
Poi la società parla anche della Gronda di Genova, “il cui progetto esecutivo è stato inviato al Mit nel 2018 e la cui approvazione a distanza di 19 mesi non è ancora intervenuta” e ricorda che sarebbe “una valida alternativa al tracciato autostradale esistente” e che una volta realizzata “comporterà evidenti effetti positivi sulla circolazione nell’area genovese anche in costanza dei lavori di ispezione e manutenzione sulle gallerie. Si confida – conclude Aspi – in un’azione sollecitatoria da parte di tutti i soggetti interessati al fine di poter dare finalmente avvio all’iniziativa”.