Genova. Tra i tanti ad avere patito non pochi disagi, ieri sera, nel ponente genovese a causa della chiusura per ispezioni del tratto autostradale della A10 tra Pra’ e Varazze, anche i passeggeri di un autobus Amt della linea 1. Non molti, va detto, e tutti giovani o in forze per sostenere una passeggiata by night non programmata, ma che – fino a prova contraria – avevano pagato il biglietto per arrivare a destinazione e invece si sono trovati a camminare a fianco alle auto ferme in coda.
A raccontare la disavventura è Matteo Frulio, assessore del municipio Ponente che ieri notte, alle 00e23 è salito sull’autobus a Pegli diretto al capolinea di Voltri. Il traffico, come raccontato anche in questo articolo, era pressoché bloccato. “Arrivati al Risveglio di Pegli, l’autista comunica che ha ricevuto la direttiva da parte della centrale di fare dietrofront alla rotatoria prima di Pra’ e di tornare indietro. Dobbiamo scendere”.
Tutti a piedi, quindi, attraverso il rettilineo di Pra’, la fascia di rispetto e poi “il dritto” di Palmaro e Voltri. L’assessore municipale però, più che con Aspi, se la prende con Amt. “Che si permetta di decidere che un autobus, ripeto, l’unico che colleghi a quell’ora il centro di Genova a Voltri, debba interrompere la sua corsa per coda eccessiva, è vergognoso. Gli autobus devono finire le loro corse, collegando parti di città anche se in coda. Anche perchè altri come me avevano sicuramente pagato il biglietto”.
Vero è che l’azienda di trasporto pubblico può decidere di variare il servizio in casi eccezionali, se la strada non è percorribile per motivi meteo o se non ci sia la possibilità di proseguire la corsa per una manifestazione o, come ieri sera, per traffico bloccato. Soprattutto se il veicolo è l’unico in circolazione e deve servire magari anche l’utenza in senso opposto. Certo, di notte, la manovra ha provocato non pochi disagi.
Disagi che, peraltro, potrebbero ripetersi questa notte e in quella successiva visto che Autostrade per l’Italia ha annunciato nuovamente la chiusura del tratto tra l’allacciamento A10/A26 e Arenzano in direzione ponente dalle 21 alle 7, quindi sia nella notte tra venerdì e sabato sia in quella tra sabato e domenica. E se è vero che l’incubo delle chiusure inattese dovrebbe essere finito si accende quello delle chiusure programmate, per chi vive e si sposta, sulla Aurelia e sulla viabilità alternativa a quella autostradale.