Genova. C’è dolore e commozione tra gli operai dell’ex Ilva di Cornigliano e soprattutto tra i delegati e gli iscritti della Fiom per la morte di Pino Lorusso, che con l’amico Marco Contri ha perso la vita ieri sulla cresta Kuffner, sul versante francese del massiccio del monte Bianco.
Lorusso, 67 anni, era un impiegato, “un quadro”, dell’ ormai ex Ilva, ma questo non gli aveva impedito di essere molto attivo nel sindacato: diventato delegato ai tempi di Riva è sempre rimasto nel direttivo della Fiom. Era andato in pensione un paio di anni fa, al momento dell’ingresso di ArcelorMittal, ma non aveva smesso di lottare accanto agli operai, nei cortei come nelle occupazioni della fabbrica. Lorusso era anche un militante politico di Lotta comunista. Era iscritto al circolo operaio di Sampierdarena dove svolgeva attività sociale a partire dalla scuola per stranieri.
Pino aveva una grande passione per la montagna: “Era sempre in giro – racconta commosso il coordinatore dell’rsu di Arcelor Mittal Armando Palombo – soprattutto dopo che era andato in pensione. Lo avevo visto la settimana scorsa e gli avevo chiesto consigli per un giro in montagna di due giorni che volevo fare con mia figlia. Mi aveva detto: ‘Torno dal Bianco e ti spiego tutto’ mi aveva detto e ancora non mi capacito che non sia tornato”.
Sui social tanti operai della Fiom stanno lasciano il loro saluto a Pino: “Rip compagno”, oppure “Chi ha vissuto lottando resterà sempre al nostro fianco”. I funerali, se arriverà il via libera della autorità francesi, si terranno sabato mattina.