Genova. Sciopero oggi dei lavoratori di Amiu bonifiche, l’azienda di Amiu specializzata in sanificazioni, smaltimento amianto e altri materiali pericolosi. I
lavoratori hanno dato vita a un presidio organizzato dal sindacato Usb davanti a palazzo Tursi a cui hanno partecipato anche alcuni tesserati di altri sindacati. I lavoratori chiedono all’azienda di fatto il riconoscimento del lavoro svolto durante l’emergenza Covid attraverso un premio di produttività visto che durante il lockdown non si sono fermati un solo giorno e hanno operato per sanificare i camion di Amiu, i locali della raccolta dei rifiuti ma anche altri locali di altre aziende pubbliche ogni qual volta veniva riscontrato un caso positivo di coronavirus.
In secondo luogo la richiesta è quella di uno sblocco degli
stipendi: “Lavoriamo da anni con uno stipendio pari all’ultimo livello degli operai di Amiu – spiega Emanuele Giacometti del sindacato Usb – e l’azienda ora ci ha proposto di passare al penultimo escludendo fra l’altro i lavoratori che hanno problemi fisici o che hanno ricevuto anche un minimo richiamo disciplinare. Chiediamo di passare almeno al terzultimo livello anche per l’impegno che abbiamo dimostrato in questi mesi e di cui andiamo ovviamente fieri”.
I lavoratori sono stati ricevuti questo pomeriggio dall’assessore all’ambiente del Comune di Genova Matteo Campora: “L’assessore ha ascoltato le nostre istanze – spiega ancora Giacopetti – e soprattutto ha riconosciuto pubblicamente il valore del nostro lavoro. Si è impegnato a verificare con l’azienda come intervenire per poter soddisfare le richieste dei lavoratori”.
Sono una sessantina in tutto i dipendenti di Amiu bonifiche, di cui una 40ina di operai. Di questi 20 di occupano della sanificazione e hanno partecipato tutti al presidio di questo pomeriggio.