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Sampdoria-Milan 1-4: i blucerchiati sbagliano il pareggio e i rossoneri dilaganorisultati

Serata da dimenticare per la Sampdoria, tranne che per l'esordio assoluto di Wladimiro Falcone in porta

Sampdoria Vs Milan

Genova. Milan troppo forte per la Sampdoria, che saluta il Ferraris per questa stagione subendo un 1-4 senza appello. Ibrahimovic (doppietta), Calhanoglu e Leao, i marcatori per la squadra di Pioli, mentre i blucerchiati hanno sbagliato un calcio di rigore con Maroni a partita già segnata e siglato la rete della bandiera a tre minuti dal novantesimo con una splendida conclusione di Askildsen. Più rammarico per l’erroraccio di Colley sullo 0-1. Lo stesso Colley, in serata no, scivola nel momento decisivo nell’azione successiva, lasciando campo a Calhanoglu per lo 0-2. L’impressione è che le motivazioni e le differenze qualitative tra le due squadre, abbiano reso questa partita praticamente a senso unico.

Primo tempo. Esordio assoluto tra i pali per Falcone, Audero in panchina. Ranieri opta per un 4-4-1 con Ramirez (e il suo turbante) alle spalle di Quagliarella. Sulla corsia di destra operano sia Bereszynski sia Depaoli. Linetty opera al centro. Dietro torna Colley.

Nel Milan Pioli schiera il suo classico 4-2-3-1 con Ibrahimovic vertice d’attacco e Bennacer al rientro accanto a Kessie

Partita subito in salita per la Sampdoria, perché il Milan passa in vantaggio al 4′ con Ibrahimovic che salta di testa indisturbato a due passi da Falcone (4′).

Le difficoltà per la Samp arrivano soprattutto dalla fascia di Hernandez, la destra: il francese triangola con Rebic e prova il tiro, ma Falcone respinge e si fa trovare pronto anche su Calabria (8′). Il portiere blucerchiato si fa notare anche all’11’ con una deviazione di piede su un rasoterra di Rebic.

I blucerchiati impiegano qualche minuto per recuperare dalla doccia fredda e si affacciano dalle parti di Donnarumma al 16′ con Depaoli che mette a lato in diagonale un bel filtrante di Ramirez. Lo stesso Ramirez al 23′ raccoglie in mezzo all’area un cross di Augello, riesce a girarsi, ma col piede sbagliato, il destro e la conclusione è più un passaggio per Donnarumma.

La partita sembra più equilibrata, ma quando il Milan affonda è molto più pericolosa della Sampdoria: Falcone salva tutto su Ibrahimovic che ci prova da pochi metri di distanza (30′).

Bereszynski viene ammonito per un fallo di mano e dalla punizione conseguente si ha l’illusione del gol, con il calcio piazzato di Calhanoglu che muove la rete alle spalle di Falcone (37′).

Ranieri vorrebbe una circolazione di palla più veloce e, in fase di non possesso, la squadra più alta: “La palla non arriva, non è telecomandata”, invece la Sampdoria a volte si abbassa pericolosamente, lasciando troppa iniziativa al Milan.

Nel finale Ramirez va testa a testa con Rebic e subisce una manata, restando a lungo a terra, visto l’infortunio alla testa rimediato contro la Juventus (10 punti di sutura). Il giocatore del Milan viene solo ammonito. Il duello tra i due prosegue negli spogliatoi, pare.

Secondo tempo. Per spegnere gli animi: fuori Ramirez e Depaoli, dentro Maroni e Leris. Nel Milan dentro Leao per Rebic, con il modulo che diventa un 4-4-2.

La Sampdoria si mangia il gol del pareggio al 52′: calcio di punizione di Quagliarella, Donnarumma respinge, ma la palla resta lì e Colley sbaglia l’impensabile, mettendo sopra la traversa una palla da appoggiare in rete di testa (52′).

Come spesso accade al gol sbagliato corrisponde un gol subìto e Calhanoglu, servito da una sponda aerea di Ibrahimovic, insacca facilmente grazie alla scivolata di Colley. In un primo momento Pasqua aveva annullato per un presunto fallo, ma cambia idea andando a rivedere l’azione con l’ausilio del Var (52′).

La Sampdoria si sbilancia e su una ripartenza scaturita da una palla persa, Calhanoglu restituisce il favore a Ibrahimovic, che segna il terzo gol con un sinistro sul primo palo (58′).

Girandola di sostituzioni, ma la partita ormai è segnata, il Milan domina e i blucerchiati interrompono raramente il dominio rossonero: succede al 72′ con Jankto che incrocia al volo, dopo una deviazione di Donnarumma, ma non centra la porta. La Sampdoria avrebbe l’occasione di ridurre le distanze, ma il calcio di rigore battuto da Maroni, assegnato da Pasqua dopo aver consultato il var per rivedere il fallo di Kjaer su Bertolacci, viene respinto con discreta facilità da Donnarumma (78′). Il portierone del Milan non può far nulla sul gran tiro dai 20 metri con cui Askildsen accorcia le distanze: la traiettoria a giro si insacca sotto l’incrocio, ma è troppo tardi, anzi è il Milan a segnare ancora con Leao, che irride ancora Colley, prendendo la mira col destro aggirando il centrale, immobile, con il pallone. Finisce così.

Sampdoria-Milan 1-4

Reti: 4′ Ibrahimovic; 52′ Calhanoglu; 58′ Ibrahimovic; 88′ Askildsen; 92′ Leao

Sampdoria: Falcone, Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello, Depaoli (46′ Leris), Linetty (74′ Askildsen), Vieira (74′ Bertolacci), Jankto, Ramirez (46′ Maroni), Quagliarella (73′ Gabbiadini).

A disposizione: Audero, Bonazzoli, La Gumina, Maroni, Tonelli, Gabbiadini, Ferrari, Leris, Murru, Rocha.

Allenatore: Ranieri

Milan: Donnarumma, Calabria (62′ Castillejo), Kjaer, Gabbia, Hernandez, Bennacer, Kessie (79′ Biglia), Saelemaekers, Calhanoglu (62′ Bonaventura), Rebic (46′ Leao), Ibrahimovic (79′ Paquetà).

A disposizione: Begovic, Donnarumma, Biglia, Krunic, Duarte, Laxalt, Brescianini, Maldini.

Allenatore: Pioli

Arbitro: Pasqua di Tivoli.

Ammoniti: Bereszynski (S); Rebic (M)

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