29ª giornata

Sampdoria “barocca” vince (2-1) a Leccerisultati

La doppietta (su rigore) di Gaston Ramirez avvicina la Samp alla salvezza

Sampdoria Vs Napoli
Foto d'archivio

Lecce. Allo Stadio “Via del Mare” di Lecce va in scena uno scontro diretto per la salvezza, tra i padroni di casa e la Sampdoria. I blucerchiati, che sono appaiati a quota 26 punti al Genoa, precedono i salentini di una sola lunghezza

Ranieri schiera un 4-4-1-1 mandando in campo: Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello; Depaoli, Thorsby, Ekdal, Jankto; Ramirez; Bonazzoli.

Liverani presenta il Lecce con un 5-3-1-1 così composto: Gabriel; Rispoli, Donati, Meccariello, Paz, Calderoni; Mancosu, Tachtsidis, Barak; Saponara; Falco.

Arbitra Rocchi della sezione di Firenze. Assistenti: Passeri (Gubbio) e Lo Cicero (Brescia); quarto ufficiale Fourneau (Roma 1). Var Pairetto (Nichelino); Avar Mondin (Treviso).

Prime fasi di studio; le due compagini non prendono iniziativa in maniera decisa.

Al 4° la squadra ospite reclama: cross dalla sinistra di Augello, in area Ramirez va a terra, dopo un contatto con Paz. L’arbitro lascia correre.

Al 5° azione prolungata dei blucerchiati, Depaoli calcia dal limite, ma viene murato.

Al 7° Lecce in attacco: Falco mette in mezzo, stacco di Meccariello che colpisce di testa e chiama Audero alla respinta in angolo. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, la difesa sampdoriana pasticcia, ma Donati conclude malamente.

Al 9° Jankto lancia Bonazzoli, che conclude al volo: Gabriel respinge in corner.

Venticinque minuti di “non gioco” portano al cooling break di una partita in cui la paura la fa da padrona.

Al 34° su cross di Jankto, Bonazzoli cerca il goal capolavoro, in bicicletta, ma la mira è sbagliata.

Replica il Lecce con Mancosu, che serve un assist perfetto –  in corridoio – per Saponara, che però non trova la palla.

Al 36° Paz mette giù Ramirez a metà campo e si becca il giallo.

Passa un minuto ed al 37° è  Tachtsidis a toccare, col piede, Ramirez in area. Rocchi concede subito il rigore, confermato anche dal VAR.  Va a batterlo lo stesso uruguaiano e Gabriel, con un gran tuffo, devia la bomba di Ramirez  sulla traversa, ma la palla carambola ugualmente in rete.  1-0 per il Doria.

Al 41° Audero esce bene sulla testa di Saponara, che commette anche fallo sul portiere.

Al 46° Bonazzoli ci prova da lontano, ma il tiro è debole.

Nell’intervallo riscaldamento intenso per Petriccione e Babacar, che in avvio di ripresa prendono il posto di  Tachtsidis e Meccariello (cambio modulo, con passaggio al 4-3-1-2), mentre Gabbiadini sostituisce Bonazzoli, “reo” di un mezzo fallo di reazione – su Donati – che avrebbe potuto lasciare la Samp in dieci, dopo pochi minuti di gioco.

Pronti via ed al 3°,  Thorsby prende palla e gamba di Saponara e arriva il rigore anche per il Lecce.

Mancosu va in battuta e fa sedere Audero da una parte, mettendo palla dall’altra, partita in parità: 1-1

Al 52° una bella azione condotta in avvio da Augello, porta alla conclusione alta di Jankto.

Cresce però il Lecce ed al 53° è l’intraprendente Falco ad impegnare Audero, mentre al 54° Yoshida è bravo a deviare in angolo un tiro di Babacar.

Al 55° Ramirez spacca il Lecce in due e serve Gabbiadini, che impegna severamente Gabriel… Incredibilmente Jankto non riesce a ribattere in rete.

Ammonizione per Augello, al 57°, che ferma un contropiede di Falco.

Al 66° Mancosu strattona Ramirez in veloce ripartenza, giallo anche per lui, mentre Farias dà il cambio a Falco.

Al 70° altro cooling break.

Al 72° nuovo rigore per la Samp, Paz mette giù Depaoli e Ramirez infila la palla dove Gabriel non può arrivare; 2-1 per il Doria (ha avuto ragione il mister a farlo riposare contro il Bologna).

Ranieri mette dentro Vieira per Ekdal  e Murru per Augello (il migliore della Samp con Ramirez).

Al 76° giallo per Thorsby, salterà la Spal.

All’ 81° Shakhov per Saponara ed all’83° Leris per Jankto

All’ 85° destro di Barak… in bocca ad Audero.

All’87° Vera per Calderoni, mentre Audero para in sicurezza un tiro dalla distanza di Petriccione.

Al 90° giallo per Bereszyński.

Sette minuti di recupero… troppi per le coronarie blucerchiate!

Al 92° Vera al tiro: sopra la traversa.

Alla fine, vale la locuzione latina: “mors tua, vita mea”…

Ha avuto la peggio la storia millenaria della città di Lecce, di cui la piazza Sant’ Oronzo è uno stupendo simbolo architettonico, perché  a soccorrere la barca in tempesta blucerchiata, chi poteva far meglio del patrono di Genova, San Giovanni Battista (Baciccia, come nel logo del Doria), cui – sin dal ‘300 – la tradizione genovese ha affidato lo specialissimo ruolo di proteggere le navi nel mare in burrasca?

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