Buona la terza?

Riparte il cantiere del nodo ferroviario di Genova: 30 mesi per completarlo

Per il terzo valico la fine dei lavori è prevista per il primi mesi del 2024

Genova. Riprendono i lavori per la realizzazione degli interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico nel Nodo ferroviario di Genova, che comporteranno benefici in termini di mobilità per il capoluogo ligure.

Alla cerimonia di riavvio dei cantieri hanno partecipato oggi il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, il Commissario Straordinario di Governo Calogero Mauceri, il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il Sindaco di Genova Marco Bucci, l’AD di Webuild Pietro Salini, il Presidente del Consorzio Cociv Marco Rettighieri e l’AD e DG di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) Maurizio Gentile. Al termine della cerimonia, la benedizione dell’Arcivescovo di Genova Monsignor Marco Tasca.

L’incontro di oggi segue la firma del Contratto che affida al Consorzio COCIV, General Contractor dei lavori del Terzo Valico dei Giovi, il riavvio dei lavori per il completamento delle opere civili delle Gallerie Colombo, San Tommaso e Polcevera nel tratto compreso fra Genova Voltri e Genova Brignole.

L’opera consentirà di migliorare i collegamenti con il sistema portuale genovese, di eliminare gli attuali “colli di bottiglia” e di incrementare così l’offerta del trasporto ferroviario, attraverso una migliore separazione dei flussi di traffico fra i treni regionali e quelli a lunga percorrenza.

In particolare, il progetto prevede i seguenti interventi: il completamento della variante di tracciato fra Voltri e Prà e realizzazione di una nuova fermata a Palmaro, il prolungamento della bretella di Prà/Voltri, con allaccio verso Est alla linea succursale dei Giovi, in prossimità del Bivio Polcevera, e realizzazione del quadruplicamento della linea Genova – Ventimiglia fra le stazioni di Voltri e Sampierdarena. Inoltre sono previsti interventi nella stazione di Sampierdarena per quadruplicamento fino a Voltri e ottimizzazione dei collegamenti con i parchi ferroviari, il prolungamento delle gallerie Colombo e San Tommaso fino a Brignole finalizzato all’eliminazione delle interferenze dei treni fra Genova Principe e Genova Brignole, un upgrade tecnologico con attivazione del nuovo Apparato Centrale Computerizzato Multistazione (ACCM) a Voltri, Sampierdarena e Brignole e l’adeguamento della stazione di Genova Brignole per il prolungamento del servizio metropolitano da Genova Piazza Principe fino alla nuova fermata di Genova Terralba.

Il valore complessivo dell’opera, giunta al 50% della sua realizzazione, è di circa 670 milioni di euro.

Il potenziamento infrastrutturale del Nodo di Genova rientra nell’ambito del Progetto Unico che assicura il collegamento dell’ultimo miglio tra il Terzo Valico dei Giovi e il Porto di Genova grazie alla Legge 55/19 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 17 giugno 2019 che ha permesso l’unificazione dei Progetti del Terzo Valico, Potenziamento Nodo di Genova e scalo di Genova Campasso, per un valore complessivo, interamente finanziati, di oltre 6,8 miliardi di euro.

Come ha spiegato questa mattina l’Ad di Ferrovie dello Stato Maurizio Gentile ci vorranno 30 mesi per completare il nodo di Genova, opera già bloccata due volte per il fallimento delle imprese costruttrici e ora affidato da Salini Impregilo.

Per quanto riguarda il terzo valico “il completamento dell’opera slitterà ai primi mesi del 2024 a causa di alcuni adeguamenti alla normativa Covid, ma puntiamo a poter attivare il tunnel già alla fine del 2023”.

“E’ bello vedere ripartire questo cantiere con la stessa squadra del terzo Valico e del Ponte. E’ stato un cantiere difficile anche a causa del sistema di competenze e purtroppo dopo dieci anni dall’avvio è ancora allo stesso punto. Ci dobbiamo interrogare sul perché affinché non accada più” ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Per il sindaco di Genova Marco Bucci “oggi è un bel giorno, che aspettavamo da tempo. E’ un altro esempio dell’Italia del fare, non delle parole. Spero che i tempi siano piu’ brevi di quanto annunciato, magari due anni”. “Al termine le merci e i passeggeri andranno ciascuno per conto loro e il porto sarà collegato alle grandi linee. Potrà confermarsi come il più importante porto del Sud Europa” ha detto ancora Bucci.

Ovviamente molto soddisfatto l’ad di Webuild Pietro Salini che tuttavia guarda anche al futuro: “A settembre ci sarà una crisi economica senza precedenti, andranno persi miliardi di pil e di conseguenza posti di lavoro – ha ricordato – E’ necessario perciò mettere in moto la progettazione delle opere pubbliche, mettere più gente al lavoro ai progetti. Il governo sta facendo tanto, ministro la esorto a continuare così”. “La paura del domani è diffusa – ha aggiunto Salini – in un momento di crisi avere cantieri che ripartono è importante. Qui avremo 500 lavoratori, compreso il Terzo Valico arriviamo a 5.500”.

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