Genova. Lunedì 13 luglio il Comitato “Priorità alla Scuola” torna a mobilitarsi davanti alle sedi di dieci Regioni: Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Lombardia, Lazio, Umbria, Veneto, Marche, Puglia, Sicilia.
Il comitato chiede in particolare al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini “di spiegare pubblicamente i motivi per cui le Regioni hanno accettato senza riserve e con minime modifiche le linee guida approntate dal Ministero dell’Istruzione per la riapertura della scuola a settembre che rendono impossibile, come molti enti locali, Regioni e dirigenti scolastici hanno osservato, garantire un rientro a scuola a settembre senza riduzione di orario, senza turni e senza DAD, in tutti gli ordini e gradi; perché ha accettato un finanziamento straordinario (1 miliardo di euro) di gran lunga inferiore rispetto a quanto le Regioni stesse e le componenti scolastiche avevano indicato come necessario per la riapertura a settembre di tutte le scuole di ogni ordine e grado”
Il comitato, che aveva già manifestato nelle piazze di tutta Italia il 23 maggio e il 25 giugno chiede inoltre di conoscere i motivi per cui – a oggi – le Regioni non hanno ancora prodotto le linee guida per la fascia 0/6, lasciando nella totale incertezza migliaia di genitori, che invece hanno il diritto di sapere sin d’ora come organizzare la vita familiare.
Fra le altre richieste quella di evitare che le elezioni del 20-21 settembre 2020 vengano svolte presso le strutture scolastiche e che per le lezioni vengano individuati nuovi spazi acui corrispondano “personale docente e ATA adeguato per garantire una riapertura in sicurezza, presenza e continuità senza riduzione di orario in tutte le scuole di ogni ordine e grado”.