Roma. Si riaccende lo scontro politico interno alla maggioranza dopo che il ministro delle infrastrutture Paola De Micheli ha confermato di aver firmato la lettera per il commissario Marco Bucci in cui indica di riconsegnare all’attuale concessionario, vale a dire ad Aspi il nuovo ponte di Genova.
“Io distinguerei il tema dell’azionariato da quello della gestione del ponte. A oggi la strada che si immette sul ponte e quella che esce dal ponte, è gestita da Aspi. Quale altra soluzione logica c’è? O facciamo le barriere doganali a inizio e fine ponte?” dice la senatrice Pd Roberta Pinotti. “A oggi non essendoci stata alcuna revoca della concessione e dovendo fortunatamente essere inaugurato il ponte che sostituisce il Morandi, questa è la soluzione logica, naturale”. E sulla diversa posizione degli alleati del M5s sul tema, ha aggiunto: “Questa non è politica, ideologia o scelte di fondo, è la logica. Se mettiamo in discussione pure questa, è problematico”.
Ma i cinque stelle tuonano: “Il M5s ha sempre detto no all’ipotesi che la gestione del ponte di Genova possa tornare in mano ai Benetton – scrive su Twitter la senatrice Paola Taverna – La loro negligenza è costata la vita di 43 donne e uomini. Su questo non si discute. Lo dobbiamo alle vittime di quella inconcepibile tragedia”.
Prima di lei lo stesso capo politico del M5S Vito Crimi aveva commentato secco: “Il ponte di Genova non deve essere riconsegnato nelle mani dei Benetton. Non possiamo permetterlo. Questi irresponsabili devono ancora rendere conto di quanto è successo e non dovrebbero più gestire le autostrade italiane. Su questo il Movimento 5 stelle non arretra di un millimetro”
Anche l’ex ministro alle infrastrutture Danilo Toninelli ribadisce la linea e attacca gli ex alleati: “Salvini e la Lega sul ponte di Genova devono solo tacere – dice Toninelli in una nota Nel Conte 1 si sono opposti alla revoca quando avrebbero potuto votarla col M5S. Hanno sempre frenato e messo i bastoni tra le ruote. Ora il Pd non faccia come Salvini e ci permetta di togliere ai Benetton le nostre autostrade”.