Mercato immobiliare: a Genova il coronavirus ha fatto diminuire le transazioni di quasi il 20%
Tecnocasa evidenzia che durante la pandemia è emerso un desiderio di case con spazi esterni
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Genova. Genova è una delle città che ha maggiormente sofferto dal punto di vista delle compravendite immobiliari residenziali nel primo trimestre 2020. Il fermo delle attività causato dal coronavirus ha provocato un -19,2% delle transazioni rispetto allo stesso periodo del 2019 secondo i dati dell’Ufficio studi del gruppo Tecnocasa. Nel primo trimestre 2019 erano state 1882 gli acquisti, nel 2020 si è scesi a 1520.
Sul risultato ha pesato il lockdown iniziato a marzo e proseguito nei mesi successivi con effetti sui volumi che si vedranno anche nel secondo trimestre dell’anno.
A fare peggio di Genova sono state Napoli e Bari (-19,5 %) e Milano (-19,3%).
Tecnocasa evidenzia che durante la pandemia è emerso un desiderio di case con spazi esterni che potrebbe anche continuare nei mesi successivi, consentendo una ripresa delle zone periferiche delle metropoli e dell’hinterland delle grandi città dove è più facile trovare queste tipologie a prezzi più vantaggiosi.
Nonostante i bassi tassi di interesse che rendono decisamente convenienti i mutui, l’incognita maggiore che incombe sul mercato immobiliare è l’andamento dell’economia, in particolare dell’occupazione.