"non drammatizziamo"

Coronavirus, Toti: “Non sono un negazionista, sono un situazionista”

"È sbagliato usare lo stesso tono per tutte le stagioni e gridare 'al lupo al lupo', non dobbiamo drammatizzare"

Generica

Genova. “Non possiamo dire sempre ‘al lupo, al lupo’ perché poi se il lupo torna bisogna spiegarlo ai cittadini. È un’estate tranquilla, il Covid gira tra noi e quindi servono prudenza e misure di precauzione, ma senza drammatizzare“.

Lo ribadisce il presidente ligure Giovanni Toti intervenuto stamattina su Radio1 per commentare lo show dei “negazionisti” che si è tenuto ieri nella biblioteca del Senato: medici, scienziati, esperti e ricercatori supportati da Vittorio Sgarbi, Matteo Salvini e dall’ex sottosegretario Armando Siri (genovese), tutti senza mascherina in segno di protesta.

Non sono un negazionista, sono un situazionista – dice Toti – Ma non credo che si possano usare gli stessi toni e le stesse misure che abbiamo usato fortunatamente tra marzo, aprile e maggio quando il Covid riempiva i nostri ospedali”. Il governatore osserva che il cluster savonese – al momento 71 positivi e cinque ospedalizzati dei quali tre già dimessi – dimostra un cambiamento della malattia perché  in tempi più cupi quel cluster avrebbe prodotto 15 ospedalizzati e alcune terapie intensive”.

“Di base vedo che il popolo ha imparato a usare alcune precauzioni, ma non si può usare stesso tono per tutte stagioni. Se usiamo un tono monocorde diamo un messaggio sbagliato”, conclude il presidente della Regione.

Più informazioni
leggi anche
Generica
Commento
Coronavirus, Toti: “Tasso di contagi in Liguria oltre la soglia? Non bisogna spaventarsi”
Generica
Proposta
Regionali Liguria, Sansa: “Toti ha speso 2 milioni per la propaganda, noi li daremo ai neonati”
Generica
Bollettino
Coronavirus, 24 nuovi positivi, 18 sono casi dei giorni scorsi registrati solo oggi

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.