Genova. Camionisti ancora in corteo a Genova, e non solo per protestare contro il caos sulle autostrade. Dopo la mobilitazione del comitato “Salviamo Genova e la Liguria“, composto da vari rappresentanti del mondo delle imprese, stavolta sono i sindacati dei trasporti a convocare la piazza nel giorno dello sciopero generale indetto da Filt Cgil e Uiltrasporti per venerdì 24 luglio.
Alle 8.30 si raduneranno in via Buozzi, nei pressi della stazione della metropolitana di Dinegro, mezzi pesanti insieme a corrieri, taxi, pullman e personale viaggiante dei treni e del trasporto pubblico. Da lì si muoveranno tutti in corteo dalle 10.30 e attraverseranno via Buozzi, via Gramsci, la circonvallazione a mare, via XX Settembre (e non le gallerie, come avevamo scritto in precedenza) per terminare a piedi davanti alla prefettura dove verrà mantenuto un presidio fino alle 13.30.
“La ministra ha detto che le ore in coda in autostrada sono frutto dell’immaginazione dei liguri, che sono state sopportabili, che in Liguria si arriva senza problemi e la colpa è degli imbarchi in porto. La gente che deve mettersi in viaggio deve programmare gli orari di partenza. Questa è la considerazione che è stata riservata ai liguri, ecco perché il 24 luglio bisogna dare un segnale molto forte alle istituzioni, scendendo tutti in piazza”, scrivono i sindacati.
Oltre al corteo ci sarà sciopero del trasporto pubblico: quattro ore per il personale Amt (dalle 11.30 alle 15.30) e otto ore per Trenitalia (dalle 9 alle 17). Siccome non aderiscono tutte le sigle il tasso di adesione non sarà totale, ma potranno comunque verificarsi disagi.
“Nonostante siano trascorse due settimane dalla proclamazione, le istituzioni locali non hanno convocato le organizzazioni sindacali, limitandosi a utilizzare nella propaganda elettorale i problemi reali denunciati dal sindacato – aggiungono Cgil e Uil – Unica nota positiva risulta la conferma del prossimo avvio dei lavori per la Gronda a valle degli ultimi adempimenti amministrativi necessari”.
Tra le proposte che i sindacati mettono in campo ci sono azioni mirate sulla mobilità alternativa, “in particolare sulla possibilità di incentivare il trasporto pubblico locale per ridurre il ricorso all’uso dell’auto privata”.
Quindi sciopero confermato “per avere risposte serie per il futuro della Liguria, per l’industria dei porti e della logistica, per il turismo, e per la qualità di vita nelle nostre città, perché attraverso le nostre infrastrutture e una seria politica dei trasporti passa la garanzia dei posti di lavoro”, concludono i sindacati.