Disastro

Caos autostrade, la Liguria presenta il conto dei danni: un miliardo di euro in un mese

Ecco la prima stima di Spediporto, l'assessore Benveduti: "Adesso chi pagherà per le chiusure forzate?"

coda, traffico

Genova. Un miliardo di euro in un mese, tra i 250 e i 300 milioni alla settimana e circa 2 milioni di euro all’ora passata in coda. Queste le prime stime dei danni elaborate da Spediporto sulle conseguenze dell’emergenza autostrade in Liguria. “La guerra in corso tra Mit e Aspi sta producendo danni esorbitanti al territorio ligure. Servono da subito indennizzi a compensazione di ciò che sta subendo la Liguria e l’intero Nord Ovest”, tuona l’assessore regionale Andrea Benveduti.

Sullo sfondo c’è sempre la manifestazione del comitato “Salviamo Genova e la Liguria” che il 22 luglio avrebbe voluto portare i camion in piazza a Roma in segno di protesta, iniziativa vietata dalla Questura di Roma. Per Benveduti è il “segnale inequivocabile di quanto poco interessino all’attuale governo le problematiche della nostra regione. Impedire la manifestazione che sarebbe stata voce dell’intero tessuto imprenditoriale ligure, non rappresenta soltanto un gesto di poca attenzione e di sensibilità verso il nostro territorio, ma significa porre un bavaglio ai problemi che stanno subendo le nostre imprese, che stanno con la forza dei nervi provando ad andare avanti, ma che hanno raggiunto oramai il limite della sopportazione”.

Per domani, 16 luglio, il comitato ha organizzato una conferenza stampa in cui annuncerà le nuove azioni di protesta “a partire dal 21 luglio”, data in cui De Micheli sarà a Genova per inaugurare i lavori del nodo ferroviario e incontrare associazioni e sindacati.

Dopo l’atto finale della vicenda legata alla concessione il governatore Giovanni Toti è tornato all’attacco: “Mentre tutti cantano vittoria (compresi i titoli in borsa di Atlantia che segnano oltre il 24% in più a dimostrazione che non è proprio un’azione punitiva) la Liguria continua a vivere il suo blocco totale e l’isolamento nell’indifferenza generale. Chilometri di coda, cittadini e aziende che soffrono e dal ministero neanche una parola o una firma per cambiare questo piano folle ma solo continue bugie sui tempi di regolarizzazione della nostra viabilità”.

Attendiamo risposte dal ministro De Micheli – aggiunge l’assessore Benveduti -, e non proclami a mezzo stampa prontamente disattesi. Il prossimo 21 luglio, quando sarà a Genova, potrebbe ad esempio dirci chi pagherà i danni provocati dalle chiusure forzate per manutenzioni di cui gestore e concedente non si sono occupati per decenni. La mancata produttività, l’incapacità di pianificare le attività e il conseguente rischio occupazionale stanno rendendo il sistema impresa ligure estremamente precario. Un effetto boomerang che sta trasformando, quella che doveva essere la fase di rilancio post Covid, in un ulteriore sprofondare nella crisi, rischiando di mettere in ginocchio la nostra regione”.

“L’immagine degli operatori economici e delle istituzioni locali, che, dopo la tragedia di Ponte Morandi, hanno offerto prova di resilienza si contrappone ad un balletto stucchevole sulle concessioni autostradali, che in modo arrogante non arriva nemmeno a prendere in considerazione il tema di un risarcimento, fosse almeno in termini di opere compensative e di diminuzione generalizzata dei pedaggi“, è la richiesta di Benveduti.

“Ricordiamo, a chi crede che questo sia un problema regionale e non nazionale, che il 50% della logistica italiana passa da Genova e dalla Liguria, con una movimentazione di circa 30 mila tir al giorno. Il perdurare di questa situazione sta minando la credibilità della nostra regione agli occhi dei player europei e mondiali, alcuni dei quali hanno già iniziato a spostare i propri traffici. A interventi urgenti, devono corrispondere necessariamente misure economiche urgenti. Non i soliti vuoti proclami.  Non possiamo più tollerare incapacità elevate a merito e spregiudicatezze” conclude l’assessore ligure.

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