Incontro pubblico

Antenne 5G, le verifiche di Arpal tra controlli preventivi e misurazioni sul campo

Ecco qual è la procedura di controllo e verifica adottata dall'ente

5g antenne

Genova. Si è svolto nei giorni scorsi presso la sede centrale di Arpal un incontro fra i rappresentanti di alcuni comitati di cittadini e i tecnici dell’Agenzia, coordinati dal direttore scientifico Stefano Maggiolo, sul tema della telefonia cellulare, in particolare per gli aspetti connessi al 5G.

Diverse le richieste dei cittadini, che gli ingegneri e i fisici Arpal hanno provato a soddisfare per le parti di competenza. Ogni nuova antenna di telefonia, e ogni modifica di impianti già esistenti nel territorio regionale, richiede un parere Arpal.

Non si tratta dell’autorizzazione all’installazione, ma – nei fatti – della verifica preventiva del rispetto dei valori limite di campo elettromagnetico, che Arpal rende sotto forma di parere positivo o negativo al Comune responsabile dell’autorizzazione all’installazione/modifica. Attualmente in Italia, dove è ipotizzabile la permanenza di una persona per più di 4 ore al giorno, non possono essere presenti più di 6 volt/metro (l’unità di misura del campo elettromagnetico).

Arpal simula il nuovo contributo partendo dal catasto elettromagnetico esistente, aggiungendo il campo generato dal nuovo impianto, o dalle modifiche richieste: conoscendo le caratteristiche tecniche delle antenne, i tecnici di Agenzia possono anticipatamente assicurare il rispetto dei 6 volt/metro casa per casa, dando parere negativo in caso di superamenti. Questo, indipendentemente dalla generazione di telefonia utilizzata dall’antenna.

Oltre al parere preventivo, l’attività di Agenzia sul tema prevede controlli e misure in campo, che vengono svolte soprattutto in quei punti prossimi al valore limite. La quinta generazione di telefonia cellulare sfrutta gli stessi principi fisici delle altre quattro – segnali trasportati da onde elettromagnetiche – che “viaggiano” su tre bande di frequenze differenti.

Una intorno ai 700 Mhz – utilizzata fino al 2022 dal segnale televisivo; una intorno ai 3.7 Ghz, molto vicina a quella della quarta generazione di telefonia. La terza intorno ai 27 Ghz, che sarà utilizzata – quando verrà attivata – per mettere in contatto fra loro gli oggetti.

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