Genova. E’ cominciata questa mattina con l’avvio della requisitoria del sostituto procuratore Walter Cotugno la fase finale del processo bis per il crollo della Torre Piloti.
Si tratta della prima udienza celebrata al di fuori delle aule di palazzo di Giustizia per rispettare le prescrizioni della normativa anti-covd: 120 banchi pozioni sul terrazzo del padiglione Jean Nouvel alla Fiera del Mare, ben distanziati e sanificati, dove trovano posto avvocati, imputati, parti civili ed eventuale pubblico.
Lo stesso terrazzo sarà utilizzato a metà luglio quando riprenderà l’incidente probatorio per il crollo di ponte Morandi
Il processo ‘bis’ per il crollo della torre, nato grazie agli esposti presentati da Adele Chiello Tusa, mamma di una delle vittime della tragedia, ha l’obiettivo di fare chiarezza sul progetto di costruzione della torre e sulla sua collocazione in punta a Molo Giano. Nel processo sono imputate 12 persone tra costruttori, collaudatori e datori di lavoro delle vittime.
Le udienze andranno avanti a ritmo serrato almeno per tutto il mese di luglio.
Nell’ambito dell’inchiesta principale era stato assolto in appello il pilota del porto Antonio Anfossi (in primo grado era stato condannato a quattro anni) ed erano state confermate le assoluzioni per Giampaolo Olmetti, comandante d’armamento del gruppo Messina, e per il terzo ufficiale Cristina Vaccaro. Pena ridotta per il comandante della nave Roberto Paoloni a 9 anni e 11 mesi, (10 anni e 4 mesi in primo grado); confermata la pena per il primo ufficiale della nave cargo Lorenzo Repetto (8 anni e 6 mesi); confermata anche per il direttore di macchina Franco Giammoro (7 anni).
Il processo arriverà in Cassazione a ottobre.