Brutta storia

Violenza di gruppo su una ragazza dopo una notte in discoteca, arresti e misure cautelari per quattro giovani

I fatti erano avvenuti nei primi giorni di marzo, prima del lockdown, l'operazione della polizia possibile solo grazie al coraggio e alla denuncia della vittima

Generica

Genova. Erano i primi di marzo, poco primi che scattasse il lockdown legato all’emergenza pandemica, e si poteva ancora uscire di casa e passare una notte in discoteca. Ed è proprio all’interno di una discoteca che è iniziata l’orribile avventura di una giovane genovese.

Quattro amici, dopo aver trascorso la serata al Babilonia, un locale del centro, in compagnia della ragazza, ventenne, si sono proposti di accompagnarla a casa. Lei era ubriaca, non capiva nulla di quanto stesse accadendo, ed è stata portata in un altro appartamento dove i quattro hanno iniziato ad abusare di lei. A turno l’hanno costretta a subire atti sessuali completi uno dopo l’altro.

Un incubo dalla quale la giovane ha deciso di uscire, almeno in parte, scegliendo con coraggio di denunciare alla polizia quanto accaduto. Le immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza cittadino e altri accertamenti condotti hanno consentito agli investigatori della squadra mobile di dare un nome e un volto ai componenti del gruppo.

E oggi la polizia di stato di Genova, coordinata dalla procura della Repubblica, ha tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal locale gip, due persone per violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza, mentre altre due sono state sottoposte all’obbligo di permanenza presso il proprio comune di residenza. L’attività investigativa, infatti, non si era mai interrotta nonostante il periodo Coronavirus.

Due dei giovani sono stati quindi portati in carcere, mentre gli altri due sono stati sottoposti, come misura cautelare, all’obbligo di permanenza presso i comuni di residenza, nel levante genovese. Gli uomini sono tutti stranieri e hanno un’età compresa tra i 20 e i 35 anni.

“E’ importante riflettere sul fatto che gli autori di questa terribile violenza sono stati assicurati alla giustizia grazie al coraggio della vittima che, superando ogni remora, si è affidata ai poliziotti della squadra mobile appositamente formati per accogliere tali denunce”, si legge nella nota della polizia di Stato della questura di Genova.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.