Genova. “Per la prima volta stiamo arrivando sulla sommità del ponte ex Morandi, viadotto Genova San Giorgio“. Con queste parole il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ha aperto la diretta facebook dei “primi passi” sulla soletta di cemento del nuovo ponte, portata a termini in queste ore, rivelando, forse, la decisione sul nome della nuova infrastruttura.
Una “rivelazione”, forse non voluta (o forse sì), che confermerebbe una intitolazione, quella a San Giorgio (che Genova24 aveva anticipato mesi fa come tra le più quotate), accarezzata anche dal sindaco Marco Bucci, che non ha mai fatto mistero della sua preferenza per un riferimento al Repubblica di Genova. Un nome che sui social ha riscontrato molti apprezzamenti e che accostato al nome della nostra città, potrebbe generare un ‘effetto moltiplicatore’ per l’orgoglio dei genovesi.
Ma la visita di ieri, (che abbiamo raccontato qua) segna un altro momento storico, passato in sordina: la macchina che porta il governatore sulla soletta e quindi sul ponte che tecnicamente ora attraversabile, è la prima “auto civile”, cioè non di cantiere e non di soccorso, che accede sul nuovo viadotto, la prima dal 14 agosto 2018.
Se l’anticipazione del governatore fosse confermata, sarebbero quindi escluse altre proposte che tra la popolazione genovese sono pur molto quotate: niente Paganini, anche se il Consiglio comunale ha votato una mozione a favore, niente Polcevera, come voluto da molti abitanti per dare e restituire una connotazione geografica del contesto, e soprattutto niente riferimento alle vittime del tragico crollo da cui tutto, purtroppo, è iniziato.