Genova. Dalla giornata di domani sarà operativo ed utilizzabile presso il casello di Masone sulla A26 un bypass dedicato ai mezzi di soccorso, fino ad oggi costretti a fare un lunghissimo percorso in caso di emergenza.
Il casello, infatti, è chiuso in entrata a causa di una grossa frana che incombe sul tracciato, frana più volte segnalata negli scorsi anni dalle autorità locali, e che nelle scorse settimane “si è mossa”, costringendo alla chiusura cautelativa. Chiusura che è arrivata in uno dei peggiori momenti per le autostrade genovesi, in primis per l’A26: la sua riapertura completa è prevista per il 7 luglio.
L’apertura del bypass risolve (in parte) una criticità che mette a rischio la sicurezza dei residenti della vallata: date le condizioni delle autostrade, spesso congestionate a causa di traffico e cantieri, data la chiusura del casello, fino ad oggi la strada più rapida per raggiungere un’ospedale (ad oggi il pronto soccorso “più vicino” è il Villa Scassi) è la provinciale del Turchino.
Una strada, però spesso altrettanto intasata, la cui viabilità è compromessa anche da fronti franosi che in passato hanno obbligato a regolare il passaggio con semafori. Per questo motivo i residenti, coordinati nel Gruppo Viabilità Valle Stura ed Orba, hanno scritto al prefetto di Genova: “Dallo scorso ottobre è stato istituito il senso unico alternato, ma da quel momento non ci sono stati progressi per la messa in sicurezza della frana – scrivono in un comunicato – Chiediamo (al prefetto) un sollecito perchè questa situazione rischia di avere gravi ripercussioni sulla viabilità e sulla economia della valle Stura, già pesantemente provata dai lavori sull’autostrada“.
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