Genova. I bambini fanno risuonare le campanelle , simbolo del tanto atteso ritorno alle lezioni. I genitori reggono striscioni che inneggiano all’importanza dell’istruzione e insieme agli insegnanti chiedono il ritiro immediato del piano scuola le cui bozze sono state rese pubbliche qualche giorno fa e che viene definito “assolutamente deludente”.
La manifestazione, che si è svolta questo pomeriggio sotto la sede della Prefettura di Genova, è stata indetta dal comitato Priorità alla scuola a livello nazionale.
“Vorremmo tanto sentirle suonare a settembre le campanelle – spiega Ingrid Gallo del comitato Priorità alla scuola – ma a dire il vero sono già suonate perché ormai è tardi, troppo tardi. Chiedevamo un intervento massiccio sull’edilizia scolastica per consentire la ripresa delle lezioni ampliando gli spazi, maggiori assunzioni di docenti e personale ata finalizzato ad avere, dopo un periodo di grande sofferenza dei nostri figli, dei gruppi classe più ridotti migliorando davvero il sistema scuola, ma nulla di tutto questo è contenuto nel piano scuola che per questo respingiamo al mittente”.
Il comitato è nato durante il periodo del lockdown quando un gruppo di insegnanti e genitori ha chiesto al Governo la mezz’ora d’aria per i bambini e da lì ha cominciato a raccogliere le diverse istanze provenienti dal mondo della scuola. Alla manifestazione di oggi hanno partecipato fra gli altri i sindacati della scuola Cgil, i Cobas, collettivi di studenti e associazioni.
“Le linee guida vanno ritirate perché non contengono investimenti se non briciole – aggiunge Ariela Iacometti del collettivo Non una di meno – e spingono l’autonomia scolastica all’estremo, ributtando sui singoli istituti tutto l’onere di come saranno le lezioni a settembre, esternalizzando funzioni educative che dovrebbero essere tutte interne alla scuola e parlando di dad come modalità strutturale di lezione”.