Problema

Scade il contratto a 120 agenti della polizia locale assunti con il decreto Genova, Uil: “Stabilizzateli”

Il sindacato apre una battaglia per i cantuné a tempo determinato. Pittaluga: "Il modello Genova sia applicato anche per garantire loro un futuro"

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Genova. Sono stati operativi da subito, dopo il crollo di ponte Morandi, e poi sono stati impiegati, nei mesi successivi, anche nell’ambito dei controlli Covid, in quelli sulle spiagge, per le operazioni di sicurezza nel centro storico o per i problemi di viabilità come quelli delle ultime ore. Ma il loro contratto di lavoro scade il 31 dicembre 2020.

Sono oltre 120 gli agenti della polizia locale assunti in via straordinaria, e a tempo determinato, in forza del decreto Genova per l’emergenza in città legata al crollo del ponte Morandi e per la ricostruzione del viadotto Polcevera.

La Uil ligure e genovese insieme al sindacato della funzione pubblica hanno deciso di lanciare un appello al Comune di Genova, al commissario per la ricostruzione e al governo affinché si inizi a ragionare sulla stabilizzazione di questi lavoratori.

La battaglia è stata lanciata questa mattina con una videoconferenza stampa a cui hanno partecipato Alfonso Pittaluga, segretario confederale Uil Liguria, Carlo Benvenuto, segretario generale Uil Fpl Liguria e alcuni dei rappresentanti dei lavoratori.

“Noi ci chiediamo se il cosiddetto modello Genova – ha detto Pittaluga – che è stato possibile portare avanti grazie a tante donne e uomini che sono stati inseriti con caratteri di eccezionalità a coprire lacune organiche della pubblica amministrazione italiana possa essere applicato anche per stabilizzare queste stesse persone”.

La Uil vuole coinvolgere le istituzioni in un processo che sfoci nell’assunzione a tempo indeterminato. “Confrontiamoci per trovare una soluzione per questi lavoratori – continua Pittaluga – e poi ragioniamo su altri settori dove sono state assunte persone per ragioni e meccanismi di emergenza, dalla Regione alla Camera di Commercio, dalla sanità ad altre amministrazioni dello Stato”.

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