Genova. E’ stato rivendicato dagli anarchici l’incendio di questa mattina all’alba in una rimessa di veicoli della polizia locale in via Marassi dove c’è la sede del distretto.
“Abbiamo scelto di rispondere con l’azione diretta a ciò che opprime per allargare le prospettive del conflitto e combattere le logiche del recupero riformista e della mediazione politica dell’intervento. Auspichiamo ad una crescita delle lotte nella continuità dell’attacco” scrivono gli anarchici che non firmano il documento ma si limitano a esprimere solidarietà agli arrestati di alcune recenti operazioni di polizia contro l’ambiente anarco-insurrezionalista.
Il documento, pubblicato sul sito di area roundrobin.info, attacca il capitalismo e il profitto come vero “virus di questa società” e condanna le politiche securitarie, la vendita di armi ai Paesi in guerra e utilizzo di “tecnologie nocive come il 5g” e di “controllo sociale di massa”.
Nelle fiamme, che si sono propagate poco prima delle 5 di questa mattina, sono andati completamente distrutti tre scooter e altri due sono stati danneggiati.
Intorno alle 5 i vigili del fuoco sono arrivati sul posto e hanno spento le fiamme che avrebbero potuto propagarsi all’intero edificio. Le indagini sono affidate alla sezione di polizia giudiziaria della polizia locale e alla Digos.
Sembra probabile che la rimessa sia incendiata forzando un po’ la porta d’ingresso in modo da lanciare all’interno una bottiglia incendiaria.
Il distretto della polizia locale di Marassi è attualmente sprovvisto di telecamere di sorveglianza: quella che direttamente doveva essere posizionata sull’ingresso della rimessa infatti è stata smontata alcuni mesi fa quando a causa di lavori di ristrutturazione nell’edificio sono stati montati dei ponteggi.
Gli investigatori escludono qualsiasi tipo di correlazione tra l’attentato incendiario di questa mattina e i volantini comparsi in centro storico in contemporanea con la parata del centro sociale aut aut 357 che contestano la presenza massiccia in centro storico del reparto di sicurezza urbana dei vigili tramite un fumetto dove gli agenti di polizia locale sono disegnati come topi accompagnati dalla scritta “don’t support your local team”,